Pensioni più basse per i dipendenti pubblici e tagli fino a 475 euro al mese per chi esce con Quota 103. Le simulazioni

Martedì 31 Ottobre 2023, 19:17 - Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 00:17

La stretta

La stretta della manovra comunque non riguarda solo gli assegni dei dipendenti pubblici. Per mantenere Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi) si è decisa l'introduzione del metodo interamente contributivo per questi lavoratori e un allungamento delle finestre da tre a sette mesi per il privato e da sei a nove per il pubblico. La Relazione alla legge di Bilancio stima una platea di 17mila persone per una spesa complessiva compreso il Tfr al netto degli effetti fiscali di 149 milioni. Le persone interessate nel 2025 saranno 25mila con una spesa che sale a 835 milioni.

Numeri contenuti per le uscite sono previsti anche per l'Ape sociale grazie all'aumento del requisito anagrafico da 63 anni a 63 anni e cinque mesi con 12.500 persone e una spesa di 85 milioni nel 2024 e per Opzione donna. Potranno uscire infatti solo le lavoratrici con almeno 61 anni di età (60 fino al 2023) in situazione di svantaggio con uno sconto di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due.

A questo andrà aggiunto un anno di finestra mobile per le dipendenti e 18 mesi per le autonome oltre al ricalcolo dell'assegno con il metodo contributivo. Ci si attende che nel 2024 escano con questa misura solo 2.200 persone per 16,1 milioni di spesa. Nel 2025 si attendono 3mila uscite per 44,9 milioni di spesa. Nei primi 9 mesi del 2023 le uscite con Opzione donna sono state 2.228.

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