Neet, i bonus per le assunzioni dei giovani che non lavorano né studiano. Oltre la metà al Sud (ma l’incentivo va al Nord)

Domenica 13 Agosto 2023, 00:12 - Ultimo aggiornamento: 14 Agosto, 16:15

La ripartizione

I soldi sono stati ripartiti tra le diverse Regioni, sulla base delle prevedibili assunzioni. E qui viene la sorpresa. Le Regioni del Nord riceveranno quasi 50 milioni, più o meno il 58% della dote totale. Al Centro andrà poco meno del 16% e al Mezzogiorno circa il 26%. Le percentuali stridono con la distribuzione del Neet tra i 15 e i 29 anni sul territorio nazionale. In Italia ce ne sono in tutto poco meno di 1,7 milioni, dei quali però circa 990 mila, il 53 per cento, vivono al Sud e nelle Isole. L’incidenza sulla popolazione di quell’età sfiora il 28%. Il Settentrione ne ospita invece circa 530 mila, ovvero poco più del 30% del totale, con un’incidenza sui propri giovani limitata al 13,5 per cento. Insomma il Nord avrà una quantità di fondi grosso modo doppia rispetto alla presenza di Neet, mentre al contrario il Sud se la vedrà dimezzare in proporzione. Per il Centro invece l’entità delle risorse disponibili coincide sostanzialmente con la quota di ragazzi e ragazzi che non lavorano né studiano.
Ecco che in questo caso il criterio scelto, verosimilmente quello delle assunzioni prevedibili sui vari territori, non sarà in grado di accorciare le distanze tra le due aree del Paese, distanze che anzi risulteranno ampliate. E d’altra parte anche l’impatto complessivo del provvedimento si annuncia modesto. In tutto, in sette mesi, dovrebbe produrre poco più di ventimila assunzioni agevolate, con un effetto di spinta (ovvero assunzioni aggiuntive rispetto a quelle che ci sarebbero comunque state) pari al 30 per cento.

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