La differenza con il ravvedimento speciale
Introdotto dalla legge di Bilancio 2023, c'è poi il ravvedimento operoso speciale, che consentiva di regolarizzare gli errori commessi sulle dichiarazioni validamente presentate fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021, beneficiando delle sanzioni ridotte a 1/18 del minimo e di una dilazione in otto rate.
La scadenza per la fruizione dell’agevolazione era fissata al 30 settembre 2023. Entro tale data il contribuente era tenuto a rimuovere la violazione commessa e a versare la prima rata (o l’intera somma), a condizione che non fosse già intervenuta una formale contestazione. Il mancato versamento della rata comportava la decadenza dal beneficio e l’iscrizione a ruolo delle somme dovute.
C'è stata quindi una seconda possibilità, poi, per i contribuenti, che hanno potuto nuovamente beneficiare della misura di favore con il pagamento, questa volta senza dilazioni, delle somme dovute e la rimozione delle irregolarità, entro la nuova scadenza fissata al 20 dicembre scorso.