Vinted, multa da 1,5 milioni dall’Antitrust all'app di shopping online: «Prezzi e costi di commissioni ingannevoli»

L'app, tra le più utilizzate per vendere o comprare abiti usati, ha fornito informazioni ingannevoli in relazione ai costi delle operazioni di compravendita.

Vinted, multa da 1,5 milioni dall’Antitrust all'app di shopping online: «Prezzi e costi di commissioni ingannevoli»
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Giovedì 10 Novembre 2022, 11:15 - Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 21:25

L'Antitrust ha concluso un'istruttoria nei confronti della società Vinted UAB irrogando una sanzione di 1,5 milioni di euro per «modalità scorrette di promozione della piattaforma di compravendita www.vinted.it». Lo si legge in una nota nella quale si spiega che a finire sotto la lente sono stati in particolare i costi delle operazioni di compravendita e il prezzo effettivo dei prodotti commercializzati online. Secondo l'Antitrust Vinted ha diffuso informazioni ingannevoli in merito ai reali costi delle transazioni commerciali sulla gratuità delle operazioni di compravendita e assenza di commissioni.

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La pubblicità ingannevole

Secondo l'Autorità garante della concorrenza e del mercato Vinted ha veicolato - attraverso una pluralità di mezzi pubblicitari - «claim enfaticamente incentrati sulla gratuità delle operazioni di compravendita e sull'assenza di commissioni.

La società ha però omesso di indicare in modo chiaro e trasparente, fin dal momento dell'iniziale »aggancio pubblicitario«, l'esistenza a carico dei consumatori di costi ulteriori rispetto al prezzo di acquisto del prodotto, legati all'applicazione della commissione per la »Protezione Acquisti« e alle spese di spedizione». L'Autorità ha inoltre accertato l'ingannevolezza delle modalità di prospettazione del prezzo effettivo dei prodotti commercializzati sulla piattaforma, «in quanto Vinted non ha indicato in modo chiaro e completo, sin dall'inizio del processo di acquisto, ossia nella pagina dei risultati di ricerca/catalogo (homepage), il prezzo effettivo dell'articolo reclamizzato, l'esistenza e l'entità della commissione richiesta ai clienti per ogni acquisto effettuato sulla piattaforma e le spese di spedizione».

 

Le condotte scorrette, attuate da Vinted a partire almeno da dicembre 2020, risultano integrare una pratica commerciale scorretta ai sensi degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, in quanto idonea a ingannare i consumatori su modalità e costi delle operazioni di compravendita eseguibili sulla piattaforma, e dunque a indurli ad assumere una decisione circa l'acquisto di un prodotto sul sito www. vinted.it che non avrebbero altrimenti preso. La società - conclude la nota «dovrà comunicare le iniziative assunte per superare le criticità evidenziate nella delibera dell'Autorità entro 60 giorni dalla notifica».

La nota di Vinted

«Vinted si impegna a offrire un marketplace C2C facile da usare, sicuro e trasparente per l'acquisto e la vendita di vestiti e oggetti di seconda mano. Lavoriamo incessantemente per migliorare di continuo la piattaforma e i servizi di Vinted proprio per garantire ai nostri membri un'esperienza positiva. Riteniamo che il nostro servizio sia trasparente nel veicolare le informazioni relative alle commissioni e pienamente in linea con gli standard del settore.

Pur non condividendo le conclusioni dell’AGCM, abbiamo collaborato pienamente e in maniera trasparente nel corso del procedimento per cercare di trovare soluzioni condivise, come chiaramente riconosciuto dall'Autorità. Questo approccio ha caratterizzato anche le nostre comunicazioni pubblicitarie, che l'Autorità ha confermato essere pienamente legittime a seguito delle modifiche apportate tempo fa. 

Da parte nostra, forniamo molteplici e chiare comunicazioni relative al costo della Protezione Acquisti sia nel corso del processo di acquisto che nella documentazione legale e nelle informative disponibili sulla nostra piattaforma. Le medesime informazioni, dove opportuno, sono veicolate anche all’interno dei nostri messaggi pubblicitari diffusi in Italia. 

Infine, è importante sottolineare che i costi della Protezione Acquisti sono variabili in quanto si basano sia su una percentuale applicata al prezzo dell’articolo, che su un importo fisso; per questo motivo l’importo finale della commissione dipende dal prezzo dell’oggetto. Poiché il nostro marketplace è basato sulla community e il prezzo può essere negoziato dagli utenti, l'importo finale della Protezione Acquisti viene calcolato al termine della transazione. Per questi motivi non concordiamo con le valutazioni dell’Autorità e faremo appello contro la decisione».

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