Tuttavia, l'introduzione di un plafond per ogni singola fascia incentivata "non rispetta minimamente la reale capacita' di assorbimento del mercato - dice - il centro studi e statistiche Unrae stima che a fine anno avanzeranno svariate decine di milioni sulla porzione da 0 a 60 g/km, mentre potrebbero mancarne anche di piu' in quella da 61 a 110, di fatto rischiando di impedire l'effettivo rilancio del mercato, le potenzialita' reali di ricambio efficace di parco circolante in rapporto alle risorse stanziate e l'extra gettito fiscale che ne dovrebbe conseguire. Auspichiamo pertanto una modifica in sede di conversione, prevedendo un travaso automatico dei fondi all'atto dell'esaurimento di uno dei plafond, per garantire la massima operatività della norma a beneficio dei consumatori, dell'ambiente e della libera concorrenza".
Nel metodo "dispiace il fatto che un impianto del genere, con modifiche così ravvicinate, potrà creare disguidi ai consumatori, sviati nelle proprie scelte, e agli operatori, impossibilitati a pianificare le attività produttive e commerciali, tutto ciò amplificato dall'esaurimento degli incentivi in vigore, determinato dal ritardo dell'approvazione del nuovo decreto - aggiunge - bene senz'altro l'introduzione di agevolazioni per l'installazione delle colonnine elettriche private, anche se occorreranno investimenti molto più ingenti per lanciare la mobilità a zero emissioni".
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