I cinguettii di Trump arrivano poco dopo la diffusione della trimestrale di Twitter e prendono spunto dalle parole della giornalista di Fox, Maria Bartiromo, convinta che il tycoon sia «la cosa migliore mai capitata a Twitter». Trump è d'accordo: «è vero», ma la piattaforma è «molto discriminatoria», scrive. Le accuse presidenziali non fermano la corsa a Wall Street di Twitter che, per la prima volta dopo mesi, riesce a convincere e a dimostrare che i suoi sforzi per ripulire la piattaforma e ridurre gli abusi stanno funzionando pur se a costi elevati.
«Abbiamo assunto un approccio più proattivo per ridurre gli abusi e i loro effetti sulla società» afferma Jack Dorsey, l'amministratore delegato di Twitter. Gli sforzi arrivano però a un prezzo: i costi per Twitter sono saliti del 18% a 693 milioni nel primo trimestre. «Ci stiamo muovendo nella giusta direzione, ma abbiamo ancora del lavoro da fare».
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