Intanto, in un documento di 44 pagine, indirizzato a sindaci e Consob, Arnaud de Puyfontaine in qualità di consigliere di amministrazione di Tim (in quota Vivendi, prima azionista con il 23,9%) chiede «accertamenti puntuali e definitivi» su quello che considerea il mancato rispetto delle regole di corporate governance da parte di alcuni amministratori all'interno della compagnia telefonica.
Il rappresentante di Vivendi espone le sue considerazioni «nell'adempimento degli obblighi che fanno capo a ciascun amministratore - si legge nella lettera di De Puyfontaine - per consentire quegli accertamenti, puntuali e definitivi, che certo non rientrano nei poteri del sottoscritto».
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