Moda, otto aziende su dieci prevedono assunzioni

Una sfilata di moda
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Mercoledì 15 Gennaio 2020, 15:40
Il settore della moda va a gonfie vele. Nei prossimi quattro anni si prevedono 48 mila assunzioni. L'81 per cento delle imprese del settore tessile-abbigliamento conta di stipulare nuovi contratti di lavoro, anche se trovare la manodopera a volte per le aziende risulta difficoltoso. Soltanto il 10 per cento delle imprese stima una diminuzione della produzione nel prossimo triennio, il 45,5 per cento conta su un andamento stabile mentre il 43,5 per cento contempla un aumento. È la fotografia scattata da una ricerca nazionale sui fabbisogni professionali delle imprese del settore tessile, abbigliamento, moda, voluta da Fondirigenti (Fondo interprofessionale per la formazione continua dei dirigenti promosso da Confindustria e Federmanager), e dal Sistema Moda Italia. L’indagine è stata affidata all’Istituto Ptsclas Spa, che – oltre a organizzare dei focus-group – ha raccolto circa 250 risposte da questionari distribuiti a 300 imprese, rappresentative di circa 500 unità produttive con almeno 15 dipendenti, per un totale di 44 mila addetti. Il comparto della moda, con i suoi 95 miliardi di fatturato annuo, in gran parte esportati, rappresenta una delle principali colonne portanti del «made in Italy».

«Con questa ricerca Fondirigenti si mette a disposizione del sistema industriale italiano per sostenerne la crescita attraverso la migliore conoscenza dei fabbisogni non solo in termini di competenze manageriali. Il Sistema Moda è uno dei più importanti in Italia e gli esiti dell'indagine in ordine ai bisogni manageriali più critici ci confortano sulle scelte assunte dal Fondo; dai risultati della ricerca si traggono infatti conferme ed ulteriori stimoli per la nostra attività di sostegno alla formazione manageriale necessaria per l’ulteriore creazione di valore per le imprese» ha commentato Carlo Poledrini presidente di Fondirigenti. 

Le imprese individuate dall'indagine hanno dato indicazioni sulle previsioni dell'andamento della produzione nel prossimo triennio, sull'attivazione di nuovi contratti, sulle modalità di selezione del personale. Le aziende, inoltre, hanno rivelato quali siano i profili professionali più richiesti e più importanti per il futuro professionale del settore. La ricerca ha proposto alle aziende 37 profili, selezionati tramite un panel di esperti aziendali, 6 di area manageriale, 22 di area tecnica e 9 profili dell’area operativa. I profili indicati come più importanti per le quattro aree professionali sono i seguenti:  
- Area manageriale: responsabile di produzione, responsabile commerciale e marketing, responsabile stile e prodotto, responsabile IT;

-Area tecnica: modellista, disegnatore industriale (tessile e fashion), tecnico del controllo del prodotto finito, specialista e-commerce;

-Area operativa: addetto alla produzione nobilitazione e stampa tessuto (finissaggio), addetto alla produzione (tessitura), addetto alla produzione (tintura tessile), prototipista.

Le imprese coinvolte nella ricerca per il 75% del campione si tratta di aziende tessili mentre il 40% è costituito da aziende di confezione, abbigliamento, maglieria. La maggior parte delle realtà lavorative interpellate (86,3%) si trova al Nord. La regione di gran lunga più rappresentata è stata la Lombardia, con il 49% delle interviste raccolte, seguita da Piemonte e Veneto. Solo il 19% delle imprese interessate dall'indagine ha dichiarato di non voler attivare nuovi contratti. Sono state rivelate da parte delle aziende delle difficoltà per individuare il personale adatto da assumere. Per i dirigenti, l’82% delle imprese trova complicato reperire la figura professionale del responsabile di produzione, l’80% ha problemi a individuare il manager di magazzino e il 77% il responsabile stile-prodotto. La figura relativamente più facile da trovare, invece, è quella del responsabile delle risorse umane.

Per quanto riguarda la ricerca di tecnici e operativi, le diffficoltà sono ancora maggiori. Il 100% delle imprese trova complicato reperire uno sviluppatore web, il 97% un tecnico della progettazione e dell’industrializzazione, stessa percentuale di aziende in difficoltà per trovare un tecnico della produzione e della manutenzione, l’89% è la quota di difficoltà per assumere un tecnico di laboratorio, fisico o chimico che sia, e un tecnico della vendita e della distribuzione, l’87% per un tecnico del controllo del prodotto finito. Quanto infine all’area operativa, per il 100% delle aziende è duro trovare un addetto alla tintura tessile, così come alla calzetteria. 

 
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