Leonardo, Profumo: sbagliata la fusione con Fincantieri immaginata da Renzi

Leonardo, Profumo: sbagliata la fusione con Fincantieri immaginata da Renzi
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Venerdì 20 Settembre 2019, 15:00 - Ultimo aggiornamento: 20:27
Non c'è spazio per un matrimonio fra Leonardo e Fincantieri, i due colossi industriali partecipati dallo Stato, il primo attivo nella difesa e nell'aerospazio, il secondo nella cantieristica navale. A bocciare l'ipotesi, rilanciata da Matteo Renzi nell'intervista con la quale ha annunciato la scissione dal Partito Democratico, è Alessandro Profumo, l'amministratore delegato di Leonardo considerato un manager vicino al Pd.

L'ex banchiere di fatto torna su un concetto in parte espresso all'inizio dell'anno quando era circolata l'ipotesi di un'unione fra le due aziende. «Penso sia estremamente importante essere grandi nei verticali» come negli elicotteri. «Penso che mettere insieme molteplici settori di attività in alcuni casi può diventare un limite perché già oggi veniamo criticati per essere troppo diversificati», osserva Profumo durante la celebrazione ufficiale nello stabilimento di Vergiate (Varese) per la consegna alla Guardia di Finanza del millesimo elicottero AW139, campione di vendite sul mercato mondiale.

Quel che il manager aveva già rilevato mesi fa era che poteva aver senso una fusione con le attività nella difesa,
ossia le navi militari, e non con le navi da crociera. Ma è proprio in quest'ultimo settore che, lungi dal separarsene,
Fincantieri si è rafforzata grazie all'alleanza con la francese Stx, pronta a partire non appena arriverà il via libera
dal'antitrust Ue.

L'amministratore delegato di Leonardo ha ben chiaro quale sia per ora il proprio compito del gruppo. Interpellato sulla prossima tornata di nomine pubbliche in primavera e su una sua disponibilità a una riconferma sottolinea che «È una cosa che ovviamente non dipende da me: la cosa che io devo fare è lavorare bene per la mia azienda, poi vedremo». 

L'attenzione si sposta poi sull'attualità della Brexit e sugli effetti per un gruppo come Leonardo che non solo ha accordi coi grandi gruppi del Regno Unito ma anche migliaia di dipendenti oltremanica. «In ogni caso la Gran Bretagna resterà parte del sistema della Difesa europea, perché ricordiamoci che comunque è un Paese europeo, e quindi riteniamo questa scelta molto importante per loro e per tutti noi», ricorda Profumo. Al centro della giornata a Vergiate resta l'AW139. «Quello che celebriamo oggi - dichiara - è molto più del successo di un prodotto o di un'azienda, è l'affermazione a livello globale di un asset del Paese».

Intanto, nell'anno in cui ricorre il cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo Da Vinci, a cui è intitolata l'azienda, il gruppo aerospaziale ha consegnato il millesimo esemplare di elicottero AW139 alla Guardia di Finanza.  E' il programma elicotteristico più importante degli ultimi 15 anni a livello internazionale, in grado inoltre di stabilire un record di produzione nel panorama dell'industria aeronautica della Repubblica italiana.

«Quello che celebriamo oggi è molto più del successo di un prodotto o di un'azienda. È l'affermazione a livello globale di un asset del Paese. Grazie all'impegno, alle conoscenze e alle competenze professionali presenti in Leonardo e a prodotti come l'AW139 la tecnologia e l'innovazione del volo sono un simbolo delle nostre capacità industriali. L'AW139 è l'esempio lampante del ruolo che Leonardo riveste e intende continuare ad avere nel mondo. E' lo specchio dei nostri valori: innovazione continua, internazionalizzazione, vicinanza al mercato e al cliente, valorizzazione delle risorse umane», ha detto ancor Profumo.

L'AW139, il cui primo volo risale all'inizio del 2001, vanta oggi ordini per oltre 1100 unità da più di 280 clienti di oltre 70 paesi di tutti i continenti. 

 
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