La fine del trimestre tra epidemia e aiuti

La fine del trimestre tra epidemia e aiuti
di Rosario Dimito
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Lunedì 30 Marzo 2020, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 10:56
Il primo trimestre finisce martedì 31, uno dei trimestri più volatili, movimentati e anomali degli ultimi decenni. I listini azionari si avvicinano a questa scadenza con gli indici in ribasso rispetto ad inizio anno, ma sensibilmente più alti rispetto ai minimi toccati a metà marzo. Probabilmente, le giornate di lunedì 30 con il Ftse Mib partito, però, in deciso calo, e martedì 31 faranno storia a sé. E’ nell’interesse dell’industria del risparmio gestito chiudere questo trimestre con minori perdite, per questa ragione sarà possibile assistere ad un’attività di window dressing, cioè ad acquisti sui mercati azionari Usa e europei diretti a fare cosmesi alle quotazioni fino alla chiusura di martedì. Ad aiutare questo processo di “abbellimento" dei portafogli, una buona notizia positiva. La People's Bank of China che è la banca centrale cinese, ha tagliato i tassi di interesse applicati nei Reverse repos a 7 giorni portandolo dal 2.4% al 2.2%. Questo ritocco si è abbinato ad una iniezione da  7.1 miliardi di dollari nel sistema finanziario, volta ad assicurare sufficienti livelli di liquidità al sistema.

Le dimensioni indica che Pechino vuole allinearsi alle banche centrali che, in tutto il mondo, stanno tagliando i tassi ed aumentando le politiche di stimolo per fronteggiare questa emergenza. L’emergenza non é solo sanitaria, ma é anche e soprattutto un’emergenza finanziaria. Aziende e famiglie sono a caccia di liquidità per far fronte ai costi di esercizio o per la sussistenza. E così in questi giorni, le compagnie aeree hanno già avuto beneficiato di prestiti per 17 miliardi di dollari. Tra queste, i vettori Usa hanno attinto 12 miliardi, più precisamente: Delta Airlines 5.6 miliardi, Singapore Airlines 2.8 miliardi United Airlines ha ottenuto 2.5 miliardi. 

Ma serve ossigeno alle aziende, ma soprattutto alle famiglie, in particolar modo quelle di piccoli imprenditori e liberi professionisti il cui business é stato letteralmente bloccato dal lockdown. Il trend é simile in tutto il mondo. In Cina, ad esempio, si é assistito ad una crescita del 50% nello sconfino dei limiti di affidamento delle carte di credito. Allo stesso tempo, i numeri dell’Institute of International Finance hanno registrato un aumento sensibile del rapporto Debito/PIL delle famiglie in Francia, Svizzera, Nuova Zelanda, Nigeria. In Australia, le statistiche sulle chiamate ai call centers delle istituzioni finanziarie per bussare a nuovi prestiti sono state pari a 8 volte quelle registrate prima della crisi. Presto si potrebbe avere un aumento dei default dei prestiti alle famiglie con effetti importanti sul sistema finanziario e bancario. 

Nei prossimi giorni, l'attenzione del mercato si sposterà dal tema delle misure di contenimento quindi degli aiuti (da parte di governi e banche centrali) ai dati statistici dell’epidemia (numero dei contagi e andamento delle curve di diffusione del virus) e sui dati macro. In America si assisterà alla pubblicazione della Consumer Confidence e del Chicago PMI già martedi. A questi dati seguirà la pubblicazione dell’indice ISM mercoledì, il dato sui sussidi alla disoccupazione nella giornata di giovedì e i dati sulla disoccupazione attesi per venerdì.

In Europa verranno pubblicati indicazioni sui PMI per il mese di marzo mercoledì. In parallelo, conosceremo i dati sulla disoccupazione a febbraio e sulle vendite al dettaglio nel mese di febbraio. Infine, sarà importante monitorare l’andamento dell’indice NBS PMI e dell’indice Caixin PMI pubblicati in Cina, rispettivamente martedì e mercoledì.
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