Aponte: «Italo-Msc un polo europeo». Itabus presto in Francia e Germania. La guida a La Rocca

Siglato l'accordo

Aponte: «Italo-Msc un polo europeo». Itabus presto in Francia e Germania
di Rosario Dimito
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Martedì 3 Ottobre 2023, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 08:28

ROMA «Questa operazione porterà grandi benefici al Paese per le prospettive di sviluppo della nuova alleanza sul trasporto di passeggeri in Italia che è sempre volano di crescita e di benessere con una prospettiva di polo europeo dell'intermodalità. Msc è il miglior azionista di maggioranza a cui potevo pensare dopo la magnifica collaborazione con Gip. E sono felice che Gip rimanga con una quota importante». Nelle parole di Luca di Montezemolo traspare la soddisfazione per il nuovo assetto azionario di Italo, la compagnia privata leader dell'Alta Velocità dove ha mantenuto la presidenza investendo nuovamente al fianco di un presidio manageriale italiano. Ieri, come anticipato dal Messaggero, è stato siglato il signing alla base della vendita del 100% della società ferroviaria a una cordata guidata da Msc, leader globale nel settore dei trasporti e della logistica, che ha acquistato dal fondo Usa Gip, proprietario del 72,6%: Msc avrà circa il 50% sulla base di un equity valute di 3,2 miliardi cui vanno aggiunti 900 milioni di debito rifinanziato con Bnp Paribas, Unicredit, Intesa Sp. Il closing a fine anno dopo l'ok dell'Antitrust Ue. Il comunicato diffuso ieri dalle parti è scarno di dettagli, limitandosi a descrivere l'ingresso del nuovo azionista con il 50% e dell'altro 50% in mano a Gip («avrà una governance congiunta con Msc»), Allianz e co-investitori italiani.
La cessione è avvenuta dopo la distribuzione di un dividendo ai vecchi azionisti, parte dei quali ha reinvestito: Gip ha sottoscritto il 35%, Allianz il 13% circa e poi ci sono tre investitori privati italiani.

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Montezemolo ha rilevato lo 0,6% mantenendo la presidenza. Accanto all'imprenditore, 76 anni, rientrano nel capitale con lo 0,6% a testa Alberto Bombassei, fondatore di Brembo e Isabella Seragnoli, imprenditrice azionista di Tip e Interpump, anch'essi soci da tempo. Investimento dei tre: circa 33 milioni.
«Questo accordo dimostra l'impegno per l'Italia e il sostegno al trasporto ferroviario passeggeri ad alta velocità», ha affermato Diego Aponte, group president di MSC Mediterranean Shipping Company SA. «Crediamo nel potenziale di Italo per rafforzare la connettività ferroviaria in Italia, in linea con gli sforzi per potenziare la rete infrastrutturale attraverso il PNRR per estendere l'alta velocità». «Restiamo impegnati per fornire un servizio all'economia italiana», commenta Bayo Ogunlesi, presidente e ceo di Gip.

UN EXPLOIT TARGATO CATTANEO

Italo è uno dei principali operatori privati europei di treni ad alta velocità e controlla Itabus, leader del trasporto su gomme con 100 servizi che in due anni ha già un ebit positivo e presto andrà in Francia e Germania.
Dal suo debutto nel 2012, Italo è cresciuta, oggi ha una flotta di 51 treni elettrici ad alta efficienza energetica, collega 51 città in tutta Italia e serve oltre 20 milioni di passeggeri l'anno. Italo è un'eccellenza del Paese grazie soprattutto all'apporto di Flavio Cattaneo, ex ad per molti anni e azionista in uscita assieme a Gianni Punzo e Peninsula, che nove anni fa ha rimesso sui binari la società che aveva un ebitda in rosso di 90 milioni facendolo tornare positivo meno di un anno dopo. A fine 2023 i ricavi supereranno 800 milioni e l'ebitda 300 grazie al lavoro di Gianbattista La Rocca, l'attuale ad voluto da Cattaneo che sarà riconfermato con pieni poteri.
Oltre al ruolo di La Rocca, la continuità italiana è garantita da Bombassei, Seragnoli, Montezemolo.
 
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