Intesa Sanpaolo, con Bei 18 miliardi di euro di liquidità per le filiere industriali

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Mercoledì 23 Giugno 2021, 11:15 - Ultimo aggiornamento: 15:38

Arrivano 18 miliardi di nuova liquidità a favore delle pmi per la ripresa post-Covid, grazie all'intesa siglata dalla Banca Europea per gli Investimenti (Bei) e da Intesa Sanpaolo a supporto di operazioni di factoring (sconto crediti commerciali). Si tratta della prima operazione di questo genere in Italia e della più grande operazione supportata dal Fondo pan-europeo di garanzia (Feg), uno degli strumenti approntati dalla Ue di risposta alla pandemia.

Il Feg è una struttura di garanzia sostenuta da 22 Stati membri della Ue, organizzata e gestita dal Gruppo Bei in partnership con i principali intermediari finanziari europei, per incrementare i prestiti al tessuto produttivo con linee di credito a condizioni vantaggiose e di rapida erogazione. Nei primi mesi di attività del Feg (ottobre 2020-maggio 2021), la BEI ha approvato operazioni con garanzia del fondo per 12,3 miliardi di euro, che andranno a sostegno di 103,6 miliardi di euro di investimenti in tutta Europa.

Con questa operazione Bei e Intesa forniranno nuova liquidità alle imprese, attraverso operazioni di reverse factoring e confirming, supportate da garanzia e specificatamente dedicate alle filiere. Un In sostanza, le imprese appartenenti alle singole filiere potranno incassare anticipatamente i propri crediti commerciali o dilazionare il pagamento dei propri debiti commerciali attraverso l'intervento della banca.

Intesa Sanpaolo offre alle imprese delle filiere un servizio digitale innovativo e automatico per l'operatività Confirming: l'impresa debitrice inserisce i dati dei debiti che deve saldare e le scadenze previste e l'impresa fornitrice ottiene un anticipo sui crediti commerciali in modo automatico, continuativo e a date certe, sulla base delle proprie necessità periodiche di liquidità.

La garanzia della Bei vale 750 milioni e coprirà il 65% di un portafoglio di linee confirming verso i grandi debitori, costituiti principalmente da imprese di grandi e medie dimensioni. Grazie all'effetto rotativo dei crediti commerciali sottostanti riconosciuti dai grandi debitori (la cui durata media è pari a 90 giorni) e a un effetto leva collaudato, si stima che il sostegno alle PMI valga circa 18,2 miliardi di euro in tre anni. Intesa prevede che saranno interessate in totale oltre 50.000 PMI e circa 150 tra grandi e medie aziende nel triennio. La garanzia Feg servirà invece a ridurre l'impatto di queste operaizoni sui ratio patrimoniali della banca, liberando così capitale ai fini regolatori.

"Con Intesa Sanpaolo c'è una collaborazione consolidata e fruttuosa per il tessuto produttivo italiano, come dimostra questa importante operazione", ha detto Miguel Morgado, Direttore Italia, Balcani e Malta della Bei, ricordando che si vuole "dare un aiuto concreto e mirato alle filiere industriali, e in particolare alle piccole e medie imprese, attori cruciali della ripresa economica, in ottica di sostegno alla liquidità perché questa crisi possa diventare un'occasione di rilancio della loro capacità produttiva e di rafforzamento della loro competitività".

"Per facilitare il rilancio del nostro sistema produttivo è fondamentale supportare lo sviluppo e l'economia delle filiere", ha commentato Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, sottolineando che "questo accordo, che è il primo a livello italiano a supporto delle operazioni di factoring, conferma il ruolo centrale di Intesa Sanpaolo come banca per le PMI e, in particolare, la nostra leadership nel factoring".

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