Inps, effetto Covid sulle assenze al lavoro: nel quarto trimestre 55% in più di giorni di malattia

Inps, effetto Covid sulle assenze al lavoro: nel quarto trimestre 55% in più di giorni di malattia
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Martedì 23 Febbraio 2021, 11:17 - Ultimo aggiornamento: 13:20

Con la seconda ondata di Covid aumentano i certificati di malattia ma soprattutto i giorni di assenza dal lavoro, Secondo l'Osservatorio sulla malattia dell' Inps nel quarto trimestre 2020 si sono registrati oltre 45,5 milioni di giorni di malattia a fronte dei 29,3 dello stesso periodo del 2019 (+55% nel complesso). «Da ottobre l'impennata dei contagi, con tutte le attività produttive aperte, si legge, può aver determinato un maggiore ricorso alla malattia dei lavoratori pubblici e privati, sia da parte di coloro che hanno effettivamente contratto il virus, sia da parte di quanti venuti a contatto di persone contagiate e costretti alla quarantena, non hanno potuto svolgere il loro lavoro in modalità agile». Tutto ciò - prosegue l' Inps- «sembra trovare conferma anche nei dati relativi sia alle giornate totali di malattia (+ 56% per il settore privato, +52% per il settore pubblico), sia alle giornate medie di malattia per lavoratore con almeno un evento di malattia che passano per il settore privato da 8,9 nel quarto trimestre 2019 a 13,1 nel quarto trimestre 2020, e per il settore pubblico da 8,8 a 13,5. 

Per quanto rigiarda i certificati malattia nel quarto trimestre del 2020  sono stati 7.155.050 con un aumento del 22% rispetto ai 5.864.193 dell'ultimo quadrimestre del 2019 con un aumento del 22%. 

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Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si registra un incremento più accentuato per il settore privato (+25,6%) rispetto a quello pubblico (+11,2%), con una differenza più marcata nelle regioni del Centro (+15,1% vs +5,0%) e soprattutto al Sud (+31,2% vs 1,2%), mentre la differenza tra i due comparti è quasi nulla al Nord (27,6% vs 25,4%).Si riscontrano, inoltre, differenze di genere più evidenti nel settore privato (+28,7% per gli uomini e +21,9% per le donne) rispetto a quelle del settore pubblico (+12,6% per gli uomini e +10,7% per le donne).

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