Gas, la premier Elisabeth Borne avverte la Francia: «Prepariamoci ai razionamenti»

Il primo ministro ha parlato al congresso del Medef, la "Confindustria" d'Oltralpe

Energia, la premier francese Elisabeth Borne «Prepariamoci ai razionamenti»
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Lunedì 29 Agosto 2022, 15:58 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 05:26

«Purtroppo, dobbiamo prepararci al razionamento dell'elettricità alle imprese»: lo ha detto la premier francese, Elisabeth Borne, parlando davanti al Congresso del Medef, la Confindustria d'Oltralpe. 

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Borne: «Abbassare il consumo, le imprese saranno le più colpite»

La premier ha chiesto a tutte le imprese di preparare, a settembre, «un piano di moderazione» e ha dato appuntamento a tutti per l'inizio di ottobre per «conoscere i diversi scenari» e considerare «i rischi di razionamento». «Se dobbiamo arrivare al razionamento e imprese sarebbero le prime colpite, e purtroppo dobbiamo prepararci». Di fronte al rischio generale di penuria di energia per il prossimo inverno, la Borne ha lanciato un appello ai francesi a diminuire il consumo energetico: «Abbiamo soltanto una strada, abbassare il consumo di energia. Se non lo facciamo, se ognuno non farà la sua parte, potrebbero esserci improvvise sospensioni nell'erogazione di gas, da un giorno all'altro, con gravi conseguenze economiche e sociali». 

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Von Der Leyen: possibile stop di gas dalla Russia 

Sulla stessa linea anche l'avvertimento lanciato dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al Forum di Bled: «Dobbiamo prepararci a una potenziale interruzione totale del gas russo.

Stiamo diversificando i nostri fornitori alla velocità della luce: la fornitura di gas da fonti diverse dalla Russia è aumentata di 31 miliardi di metri cubi da gennaio di quest'anno e questo compensa i tagli russi. Stiamo anche riducendo in modo sostanziale il nostro fabbisogno di gas importato e per questo abbiamo chiesto agli Stati membri di ridurre il consumo di gas del 15%».

 

La presidente ha esposto le principali misure adottate dall'Ue per contenere gli effetti della possibile interruzione, insistendo sulle energie rinnovabili.  «In definitiva il modo migliore per sbarazzarsi dei combustibili fossili russi è accelerare la nostra transizione verso fonti energetiche verdi. Ogni chilowattora di elettricità che l'Europa genera da energia solare, eolica, idroelettrica, da biomasse dal geotermico o dall'idrogeno verde ci rende meno dipendenti dal gas russo. Oggi il prezzo dell'energia solare ed eolica è più conveniente dei combustibili fossili inquinanti. Ecco perché, con la nostra iniziativa RePowerEU, investiremo fino a 300 miliardi di euro per accelerare la svolta verde», ha ricordato.  

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