Auto, addio all'eco-tassa su gran parte dei veicoli benzina e diesel: le misure contenute in Manovra

Auto, addio all'eco-tassa su gran parte dei veicoli benzina e diesel
di Giorgio Ursicino
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Domenica 3 Gennaio 2021, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 14:50

Un ammorbidimento dell’eco-tassa. Quest’anno verranno “liberate” le auto appartenenti alla fascia 161-190 grammi di biossido di carbonio che non saranno più chiamate a versare il tributo. La Legge di Bilancio, approvata definitivamente dal Senato il penultimo giorno dell’anno, regolamenta eco-bonus e l’eco-tassa degli autoveicoli per l’anno 2021.

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Lo schema di base resta quello in vigore nel 2020 quando furono introdotti “aiuti” per affrontare la pandemia.

Con il rinnovo, però, sono stati tarati in modo diverso alcuni parametri anche per adeguarsi alla nuova normativa sulle emissioni più realistica rispetto all’uso su strada. Con il nuovo regolamento Wltp al posto del precedente Nedc, i consumi omologativi sono sempre rilevati in maniera strumentale per essere oggettivi, ma risultano decisamente più vicini a quelli nell’utilizzo normale. 

LA PROCEDURA
La diversa procedura sui livelli inquinanti voluta dopo le polemiche sulle emissioni alla fine del 2015, è entrata in vigore per i veicoli di nuova omologazione nella UE a settembre del 2017 e dallo scorso primo gennaio tutti i mezzi di nuova immatricolazione devono essere adeguati.

I “ritocchi” introdotti dalla Legge di Bilancio sembrano un po’ a favore degli automobilisti e, in ogni caso, della mobilità sostenibile anche se non è ancora chiaro perché interventi strutturali che impattano sulla svolta energetica ritenuta da tutti fondamentale non vengano introdotti da un piano “strategico”, bensì a colpi di emendamenti. Per l’anno in corso sono stati stanziati, oltre a quelli già previsti, 120 milioni per le auto “ricaricabili” che possono approvvigionarsi, almeno in parte, di energia pulita (le prime due fasce che vanno da 0 a 60 g/km di CO2) e 250 milioni per quelle di terza fascia i cui precedenti incentivi erano finiti in poche settimane perché incidono in maniera più impattante sul mercato. Il limite della fascia, per quanto detto sopra, è stato alzato da 110 g/km a 135 (non più Nedc ma Wltp). Per lo stesso principio cambiano anche i limiti della eco-tassa che finora riguardava le vetture con emissioni superiori a 161 g/km divise anche qui per scaglioni. Ora i limite viene alzato a 191 g/km, sempre secondo la normativa Wltp. Le nuove fasce sono: 1.100 euro di imposta per auto da 191 a 210 g/km, 1.600 euro da 211 a 240, 2.000 euro da 241 a 290 g/km e 2.500 oltre i 290. In pratica verranno esentate dalla eco-tassa le vetture appartenenti alla fascia da 161 a 190 g/km che può riguardare diversi modelli benzina e diesel, anche di classe media, quindi da famiglia. Per quelle di categoria superiore ci sarà comunque un risparmio, in media di un migliaio di euro. 

IL RISCHIO
Non rivolgendosi a veicoli “ricaricabili”, ma scegliendo quelli con motore a scoppio che sono ancora la grande maggioranza dell’offerta c’era il rischio di incappare nell’eco-tassa anche scegliendo veicoli non inquinanti ne di lusso. Da questa particolare angolazione resta incomprensibile il conflitto sul diesel che c’è fra la posizione governativa e quella di importanti amministrazioni come Roma Capitale.
Ci sono ancora più veicoli a gasolio che ora vengono premiati con l’eco-bonus perché virtuosi ma nella Città Eterna non possono circolare nei giorni di limitazione del traffico, anche se immatricolati il giorno stesso. Gli importi dell’eco-bonus restano inalterati e validi fino al 31 dicembre per le auto con la “spina” (full electric dal prezzo inferiore a 61 mila euro fino a 10 mila euro, fino a 6.500 per le plug-in hybrid), mentre sarà necessario l’abbinamento con la rottamazione di un’auto da Euro 0 a Euro 4 e termineranno il 30 giugno per le altre vetture Euro 6 termiche con emissioni inferiori a 135 g/km.

PERIODO TRANSITORIO
Il limite temporale, però, sembra relativo. Come è avvenuto con il precedente provvedimento di questo tipo, infatti, i 250 milioni di fondi stanziati dovrebbero bastare per poco più di 150 mila vetture, quindi termineranno al massimo entro il primo trimestre. Un altro importante aiuto per i clienti è il periodo transitorio in cui resta in vigore il più “blando” Nedc. Per le vetture targate nei primi 6 mesi del 2021, ma acquistate prima del 31 dicembre restano validi i precedenti limiti di emissioni. Sono introdotti anche bonus per i veicoli trasporto merci e speciali (50 milioni) e un interessante aiuto per i cittadini con Isee inferiore a 30 mila euro: avranno un contributo pari al 40% del valore non cumulabile con altre agevolazione per l’acquisto di un’auto zero emission dal prezzo inferiore a 30 mila euro più Iva.
 

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