Crédit Agricole lancia opa sul Credito Valtellinese

Crédit Agricole lancia opa sul Credito Valtellinese
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Lunedì 23 Novembre 2020, 09:00 - Ultimo aggiornamento: 19:24

Crédit Agricole punta ancora sull'Italia. Il gruppo francese ha lanciato una offerta pubblica di acquisto volontaria a 10,5 euro per azione sulla totalità delle azioni di Credito Valtellinese. Il prezzo implica un premio del 21,4% rispetto ai valori di chiusura di venerdì, 20 novembre e del 53,9% rispetto al prezzo medio ponderato degli ultimi sei mesi.

La fusione. L'esborso massimo per Credit Agricole Italia per arrivare al 100% del capitale di Creval sarà di 737 milioni di euro. Credit Agricole Italia - si legge in una nota - intende procedere alla fusione per incorporazione di Credito Valtellinese in Crédit Agricole Italia al fine di consentire un'effettiva integrazione delle proprie attività con quelle di Credito Valtellinese.

"Credito Valtellinese condivide con noi molti dei valori di fondo che rappresentano la ragion d'essere di Crédit Agricole Italia: il radicamento sul territorio, l'attenzione alle comunità locali e al tessuto sociale e imprenditoriale di riferimento, la valorizzazione delle persone, la sostenibilità del modello di business - ha dichiarato Ariberto Fassati, presidente di Crédit Agricole Italia -. Con questa integrazione siamo convinti di poter creare valore aggiunto per tutti gli stakeholder".

"Con questa operazione, i clienti ed i colleghi di Credito Valtellinese otterranno accesso agli stessi prodotti e servizi finanziari tra i migliori del mercato di Crédit Agricole Italia, beneficiando della dimensione, della solidità e della cultura innovativa e focalizzata sul cliente del Gruppo Crédit Agricole, e l'entità aggregata manterrà il proprio forte impegno a supporto dell'Italia e delle comunità locali", ha aggiunto Giampiero Maioli, amministratore delegato di Crédit Agricole Italia.

Titoli in volo. Le azioni del Credito Valtellinese, dopo l'annuncio dell'opa del gruppo francese, hanno chiuso in rialzo del 23,73% a 10,76, sopra il prezzo dell'offerta. 

I sindacati. "Era nell’aria.

Con le informazioni ad ora disponibili possiamo commentare l’operazione solo a grandi linee ma esprimiamo un parere positivo e la condividiamo - ha commentato Massimo Masi, segretario generale della Uilca -. Non è solo un’operazione già preannunciata ma rientra pienamente nella direzione di un rafforzamento e di una concentrazione dei grandi gruppi bancari, in linea con il percorso già tracciato di recente da Intesa Sanpaolo e Ubi. Potremo esprimere un giudizio più puntuale quando avremo modo di esaminare il piano industriale, ma siamo fiduciosi che l’operazione sarà in linea con il modo di fare di Crédit Agricole. Ci auguriamo comporterà pochi esuberi, poche chiusure di sportello e, al contrario, l’assunzione di molti giovani e una maggiore attenzione alle pmi e all’economia italiana. Il fatto che l’Opa sia gestita dalla parte italiana del gruppo, e guidata dall’amministratore delegato Giampiero Maioli, ci rassicura - conclude Masi -. Ora restano sul tappeto la questione di Monte dei Paschi di Siena e altre fusioni che girano nell’aria".

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