Sempre nel periodo compreso dal 2010 al 2018 Cdp ha concesso agli enti locali mutui per oltre 2,4 miliardi, destinati al finanziamento di opere di edilizia scolastica, e così distribuite su tutto il territorio nazionale: 44% al nord, 23% al centro e 33% al sud.
Questi finanziamenti sono stati erogati grazie alle risorse raccolte attraverso buoni e libretti postali - emessi da Cdp - e grazie anche al contributo della Banca Europea per gli Investimenti (Bei), che ha messo a disposizione di Cdp una provvista di oltre 1,1 miliardi nel triennio 2015-2017. La collaborazione tra le due istituzioni è stata rinnovata lo scorso 29 luglio ed estesa anche alla Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa (Ceb) con la firma di due nuovi contratti di provvista - il primo con Bei per 1,25 miliardi di euro e il secondo con Ceb per 300 milioni - per attuare il Piano di edilizia scolastica 2018-2020 del MIUR.
Cdp per sostenere il settore, inoltre, ha arricchito la propria raccolta emettendo un social bond del valore di 750 milioni di euro collocato presso investitori istituzionali e volto al finanziamento di interventi di edilizia scolastica e riqualificazione urbana, con un focus particolare sulla sicurezza.
Oltre alle risorse proprie impiegate a supporto del settore, Cdp ha anche gestito oltre 600 milioni di fondi pubblici destinati alla realizzazione e all’ampliamento di alloggi, residenze universitarie e a progetti di efficientamento energetico e di sicurezza antisismica di edifici scolastici.
La Cassa depositi e prestiti, inoltre, partecipa al progetto di educazione finanziaria “Il Risparmio che fa scuola”, realizzato in collaborazione con il Miur e Poste Italiane. Il progetto punta a coinvolgere oltre un milione di studenti di 20 mila scuole italiane nell'arco di quattro anni e prevede specifici percorsi didattici di educazione al risparmio rivolti alle realtà scolastiche più esposte al disagio socio-economico.
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