Per capire se effettivamente le ottobrate in Europa faranno spazio alle "novembrate" (in Italia, secondo le previsioni, sembra di sì), il grezzo del gas naturale torna a salire. Dal 2 novembre la consegna "spot" ha triplicato i prezzi sul listino Ttf olandese: da 22 a 68 euro per il quantitativo standard di 1 Mwh. Un'impennata dovuta al fatto che ormai il freddo e l'inverno sono alle porte e anche il nostro Paese si prepara all'accensione dei termosifoni. Ma anche ad un'altra ragione: i nuovi approvigionamenti e la gestione degli stoccaggi spesso con denaro pubblico - come è nel caso di Snam e Gse per l'Italia - hanno reso meno flessibile il sistema delle forniture. A ottobre intanto i prezzi delle bollette sono stati decisamente più clementi rispetto alle attese di qualche settimana fa (-12,9% in meno rispetto alle tariffe di luglio e settembre).
LA RIDUZIONE DI OTTOBRE
Il calo dei prezzi è dovuto alla riduzione della domanda sul mercato: gli stoccaggi europei sono stati riempiti e il riscaldamento non è ancora partito, complice un autunno davvero mite.
L'ANDAMENTO
Per ottobre, il prezzo per i clienti sul mercato tutelato è fissato in 78,05 euro al megawattora. Risultato: invece di un aumento in bolletta del 151%, si è avuto un calo del 12,9%. La riduzione dei prezzi è sicuramente una bella notizia, ma la crisi non è certo finita. La spesa per il gas della famiglia tipo nell'anno scorrevole (tra il 1° novembre 2021 e il 31 ottobre 2022) è di circa 1.702 euro, +67% rispetto ai 12 mesi precedenti (novembre 2020 - ottobre 2021). E a gennaio dell'anno prossimo il mercato tutelato finirà, rimarrà solo quello libero. L'Unione Nazionale Consumatori definisce il ribasso della bolletta del gas «un miraggio». Secondo l'associazione, «la spesa totale nei dodici mesi arriva in realtà alla cifra astronomica di 1.507 euro. Sommati ai 1.782 della luce già scattati un mese fa, determinano una stangata complessiva pari a 3.289 euro». «Non abbassiamo la guardia - ammonisce il presidente dell'Arera, Stefano Besseghini -. Il costo del gas per ottobre registra un calo rispetto al trimestre precedente, ma le percentuali non devono trarre in inganno. I valori rimangono molto alti rispetto al passato». E ancora: «Ci sarà un aumento dei costi del gas a novembre e dicembre», per la maggior domanda nei mesi freddi.
LE PREVISIONI DI NOVEMBRE E DICEMBRE
«Le previsioni di questo momento ci fanno vedere una evoluzione in crescita del 20-25% rispetto ai prezzi attuali per la fase di dicembre e gennaio. Poi ci sarà un andamento piatto per il 2023. Potremo ritenere scongiurate dinamiche come quelle avute a luglio e ad agosto, perché competizioni significative non ce ne sono - ha proseguito Besseghini -. Se non avremo situazioni particolarmente drammatiche sul fronte geopolitico, potremo vedere una situazione di relativa crescita durante il periodo invernale, compatibile con la stagionalità dei consumi gas, che nel primo trimestre dell'anno hanno l'80% dei consumi domestici. Rimane da capire come le policy a livello europeo impatteranno sulle bollette». Per il presidente di Arera «l'invito resta quello a fare attenzione al risparmio e all'efficienza energetica». Tornando all'Italia, per tutto il 4° trimestre Arera ha azzerato gli oneri generali di sistema per il settore gas, come previsto dal decreto «Aiuti Bis». Inoltre, l'Iva sul gas è stata ridotta al 5%. Sempre nel DL Aiuti bis, fino alla fine dell'anno è confermato anche il potenziamento del bonus sociale per il gas.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout