C’è l’ombra della speculazione sul boom del prezzo della benzina in modalità servito che ha sfondato il tetto di 2,5 euro al litro in alcuni distributori italiani, con l’aggravante che i nuovi listini record si registrano non sulle autostrade, dove i prezzi dei carburanti sono notoriamente più elevati, ma sulla rete ordinaria. Per ora si tratta di pochi casi ma l’aumento del costo del carburante è comunque generalizzato e in appena 6 settimane il prezzo medio nazionale della verde è rincarato del +5,3%, il diesel del +6,3% e un pieno costa cinque euro in più dall’inizio dell’anno. La denuncia arriva da Assoutenti, che ha analizzato gli ultimi prezzi al pubblico comunicati dai gestori al Mimit e pubblicati sul sito del ministero. Proprio il ministero si starebbe attivando per andare a fondo e scovare eventuali anomalie. Insomma dai dati diffusi dall’associazione da qualche giorno si ripropone la stessa situazione che prima dell’estate spinse il governo ad intervenire con il tanto contestato decreto sui cartelli per il prezzo medio dei carburanti. «Verificando i dati diffusi sull’apposito osservaprezzi carburanti e riferiti alla data del 16 febbraio, si registra un forte incremento dei listini di benzina e gasolio, con alcuni distributori che vendono la verde a prezzi già superiori ai 2,5 euro al litro - spiega Assoutenti. L’associazione mette nel mirino proprio la speculazione che gioca sulle tensioni geopolitiche, partendo dal Mar Rosso e quelle, crescenti, in tutto il Medio Oriente. Insomma, l’aggravarsi della crisi soffia sul fuoco e fa impennare le quotazioni.
I PICCHI
È il caso ad esempio di una pompa ubicata a Taranto, dove la benzina costa 2,537 euro al litro, il gasolio 2,447 euro/litro.
Crescono i prezzi della benzina, servito supera i 2 euro. Self sale a 1,868 euro al litro
«In poche settimane i listini dei carburanti sono aumentati sensibilmente, al punto che oggi un pieno di benzina costa quasi 5 euro in più rispetto all’inizio dell’anno, mentre per un pieno di gasolio si spendono 5,5 euro in più» denuncia il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso. In appena 6 settimane il prezzo medio nazionale della verde è rincarato del +5,3%, il diesel del +6,3%, e al di là dei casi limite dove i listini superano i 2,5 euro al litro, il rischio concreto è che la nuova ondata di rialzi alla pompa determini una spirale inflattiva attraverso un incremento dei prezzi al dettaglio dei beni che viaggiano su gomma e che rappresentano l’88% della merce venduta in Italia».