Il divario di genere? Comincia ed è soprattutto negli stipendi. Già tre anni fa Barilla ha raggiunto la Gender Pay Equality per tutti i dipendenti nel mondo. Nell'azienda di Parma oltre il 40% degli executive e dei manager sono donne e negli stabilimenti del Gruppo diverse scienziate sono impegnate quotidianamente per ottimizzare i
processi produttivi, progettare nuove ricette e migliorare quelle esistenti.
Così festeggia l'8 marzo Barilla che da anni si impegna per essere sempre più inclusiva, promuovendo la cultura
della diversità tra tutti i suoi dipendenti e partner, in tutto il mondo.
GENDER PAY EQUALITY
Come parte dell’impegno per la parità di genere, il Gruppo di Parma ha lavorato per anni per eliminare
qualsiasi ingiustificabile divario retributivo di genere a livello globale e nel 2020 Barilla ha raggiunto la
parità retributiva di genere per tutti i dipendenti in tutto il mondo. Un traguardo significativo, secondo il
principio “Equal pay for equal work”, in linea con i principi dell’Azienda che vedono diversità, inclusione e
uguaglianza parte integrante dei valori, della cultura e del Codice Etico di Barilla.
Dallo sport alla politica, dall'arte alle scienze: donne che scrivono di donne e dei loro successi
VALORIZZAZIONE LEADERSHIP FEMMINILE: BARILLA PRIMA IN ITALIA A VINCERE IL CATALYST AWARD
Uno degli obiettivi del Gruppo è di promuovere la leadership femminile valorizzando il ruolo delle donne in
ogni aspetto della vita aziendale. Un percorso questo che ha portato importanti risultati, soprattutto nelle
posizioni di leadership ricoperte in Barilla: ad oggi, infatti, oltre il 40% degli executive e dei manager sono
donne. A proposito di leadership femminile, il 29% delle donne in Barilla ricopre posizioni apicali a diretto
riporto dell’AD e il 37% delle dipendenti lavora a diretto riporto del Global Leadership Team. Un percorso,
questo, che ha portato il Gruppo a vincere, prima azienda italiana, il Catalyst Award per le iniziative che
hanno accelerato il progresso del ruolo delle donne sul posto di lavoro e aumentato l'inclusione di tutti i
suoi dipendenti.
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LE SCIENZIATE DEI BISCOTTI: L’ESEMPIO DEL PLANT DI NOVARA
La presenza femminile in Barilla è forte anche nell’ambito scientifico: negli stabilimenti bakery, nei
pastifici, nei molini, nei sughifici del Gruppo, scienziate, ingegnere, esperte di tecnologia alimentare e di
ricerca e sviluppo sono impegnate quotidianamente per ottimizzare i processi produttivi, progettare
nuove ricette e migliorare quelle esistenti, selezionare ingredienti sicuri, di qualità attraverso rigorosi
controlli di filiera sulle materie prime, sui materiali di imballaggio e sul prodotto finito. A Novara, ad
esempio, Federica Massari guida lo stabilimento mentre Chiara Cremonesi è Quality and Technology
Manager. Qui, insieme ai 300 dipendenti del plant, lavorano per garantire la gioia del buon cibo, anche
attraverso la scienza. Chi avrebbe mai pensato che anche per un rito familiare e naturale come la
preparazione dei biscotti servisse un approccio scientifico? Ma è così quando bisogna prepararne una
quantità sufficiente per tutte le famiglie italiane. Inoltre, esistono delle sfide che possono essere vinte solo
grazie alla scienza e all’innovazione: basti pensare che per progettare un nuovo prodotto da forno ci
vogliono da 1 a 5 anni di lavoro e solo per dare ad un nuovo biscotto la forma desiderata, unire impasti di
farine diverse - integrale e cioccolato - ci sono voluti 6 mesi di prove di produzione.
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