Barilla, filiere più sostenibili insieme a novemila aziende agricole

Barilla, filiere più sostenibili insieme a novemila aziende agricole
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Lunedì 26 Giugno 2023, 12:08

Quante storie ci sono in un pacco di pasta Barilla? Per esempio, oltre 20 anni di ricerca per promuovere pratiche agricole più efficienti e sostenibili, grano duro 100% italiano per la pasta venduta in Italia e contratti di filiera che sostengono migliaia di agricoltori di 13 regioni italiane; uno spaghetto (o una penna, un fusillo) nato da 146 anni di know-how e innovazione nell’arte pastaria; una confezione in cartoncino e 100% riciclabile che ogni anno toglie 160mila chili di plastica. E altrettanto potrebbe raccontarci un vasetto di pesto, un biscotto o una merendina prodotti dal Gruppo Barilla, che nel suo nuovo Rapporto di Sostenibilità evidenzia i risultati raggiunti per il benessere delle persone, per l’ambiente e per le comunità.

Nel segno della sua purpose ‘La gioia del cibo per una vita migliore’, anche nel 2022 il Gruppo di Parma ha continuato ad investire per migliorare pasta, sughi e prodotti da forno (quasi 500 i prodotti riformulati e migliorati dal 2010, 40 quelli lanciati nel 2022), innovare e ridurre l’impatto dei processi produttivi in termini di emissioni di CO2eq, energia e consumi idrici, promuovere filiere sostenibili e progettare gli imballi affinché possano essere riciclati. E ancora, donazioni pari a 3,2 milioni di euro e oltre 3.200 tonnellate di prodotti per esprimere la concreta vicinanza alle comunità. Sono alcuni highlights del Rapporto di sostenibilità del Gruppo Barilla, da oggi online sul sito Barillagroup.com.

“Agricoltura, sistemi di coltivazione, trasformazione della materia prima in prodotto finito, confezionamento, distribuzione e consumo hanno avuto nel tempo un'evoluzione per rispondere alla nostra richiesta, sempre più pressante, di avere dei prodotti che soddisfacessero l’emozione del gusto, della nutrizione, della salute, integrati con la capacità di rigenerare le risorse del pianeta – afferma Paolo Barilla, Vicepresidente del Gruppo Barilla. È dal 1877 che il nostro lavoro viene alimentato dalla voglia di superarsi arrivando ai giorni nostri con lo stesso spirito dei fondatori. Questa è l’unica certezza che abbiamo davanti: tanta passione e ancora tanto lavoro”.

“Questo report racconta di noi, dei nostri prodotti, delle nostre persone e del nostro modo di fare impresa, afferma Gianluca Di Tondo, Amministratore Delegato del Gruppo Barilla. Se vogliamo dare un futuro al nostro pianeta e a tutti noi dobbiamo fare la nostra parte. La nostra azienda ha intrapreso questa strada tanti anni fa, per piccoli passi che però nel tempo ci hanno aiutato a ottenere grandi risultati.”

FILIERE SOSTENIBILI DAL CAMPO ALLA TAVOLA: COME BARILLA STA MIGLIORANDO L’AGRICOLTURA

Anche il 2022 è stato un anno chiave per lo sviluppo di progetti di agricoltura sostenibile di Barilla. Il totale delle materie prime strategiche (grano duro, grano tenero, segale, pomodoro, basilico, cacao e olii vegetali) acquistate responsabilmente è pari al 67%. Oltre 9mila le aziende coinvolte in progetti di agricoltura sostenibile, che garantiscono a Barilla la qualità delle materie prime acquistate e agli agricoltori di pianificare il lavoro con maggior sicurezza, grazie anche ai 4 disciplinari per la coltivazione sostenibile per grano duro (Decalogo per la Coltivazione Sostenibile del Grano Duro di Qualità), grano tenero (Carta del Mulino e Carta di Harrys) e Basilico (Carta del Basilico), che garantisce sostenibilità sociale e ambientale, per una filiera italiana e certificata ISCC PLUS di un ingrediente chiave di sughi pronti e Pesti Barilla. Come il basilico, anche il pomodoro viene coltivato, laddove possibile, vicino agli stabilimenti di produzione, per ridurre al minimo il tempo tra la raccolta e la lavorazione del prodotto. Il sostegno all’agricoltura locale tocca anche la pasta, di cui Barilla è leader mondiale nelle vendite. Il 93% del grano duro, ingrediente chiave di tutte le marche di pasta del Gruppo, viene acquistato dal mercato locale e il 47% mediante contratti di coltivazione.

I TAGLI AI CONSUMI IDRICI (-24% DAL 2010) E ALLA CO2 (-32% DAL 2010)

Barilla è presente in oltre 100 paesi con le sue marche e 29 siti produttivi (15 in Italia e 14 all’estero), che nel 2022 hanno dato vita ad oltre 2,1 milioni di tonnellate di cibo. Il Rapporto di sostenibilità ci dice che rispetto al 2010 calano del -32% le emissioni di gas a effetto serra e del -24% (con un miglioramento di 6 punti percentuali rispetto all’anno scorso) i consumi idrici per tonnellata prodotto finito. Immaginando di realizzare la produzione di cibo del 2022 negli impianti del 2010, la differenza in termini di efficienza energetica sarebbe di 132 milioni di kg di CO2eq e 740mila m3 di acqua. Vale a dire emissioni equivalenti a 4 viaggi in auto tra la Terra e il Sole e un quantitativo di acqua sufficiente a riempire quasi 300 piscine olimpiche.

IN BARILLA PASTA E BISCOTTI DA ENERGIE RINNOVABILI, L’IMPEGNO PER IL PACKAGING 100% RICICLABILE

Pani, biscotti, merendine &co del brand Mulino Bianco vengono realizzati solo da energia proveniente da fonti rinnovabili come l’acqua, il sole e il vento; e impianti di trigenerazione nei pastifici permettono l’autoproduzione di energia elettrica, termica e frigorifera, e sono già in funzione negli stabilimenti di Parma, Marcianise (CE) e Muggia (TS).

Continua anche l’impegno di Barilla per rendere il packaging meno impattante per l’ambiente anche in un anno difficile per l’approvvigionamento di materie prime per gli imballaggi. In Italia e nel mondo il 100% delle confezioni di pasta, sughi, pesti, pani, biscotti e merende del Gruppo Barilla è disegnato per il riciclo, che utilizza esclusivamente carta e cartone provenienti da foreste gestite in modo responsabile.

40 PRODOTTI LANCIATI NEL 2022, UN NUOVO PESTO CON BASILICO SOSTENIBILE E LIMONE

Dal 2010 Barilla ha realizzato quasi 500 riformulazioni nutrizionali, riducendo il contenuto di grassi, grassi saturi, sale e zucchero o incrementando il contenuto di fibre. L’azienda lo scorso anno ha immesso sul mercato 40 nuovi prodotti che raccontano il suo modo di fare business: prodotti senza zuccheri aggiunti, ricchi di fibra, integrali, con legumi o frutta secca o monoporzionati. Ed è di poche settimane fa il lancio in Italia del nuovo Pesto Barilla “Basilico e Limone”, dal vasetto 100% riciclabile con basilico da agricoltura sostenibile, Parmigiano Reggiano DOP e un altro ingrediente distintivo del Bel Paese come il limone…

IL SUPPORTO ALLE COMUNITÀ DOVE IL GRUPPO BARILLA OPERA

La sostenibilità in Barilla è anche attenzione alle persone e alle comunità locali. Il Gruppo Barilla ha confermato il suo impegno concreto attivando una serie di iniziative solidali nei diversi Paesi in cui opera, per un totale di 2,2 milioni di euro, a cui si aggiunge il milione donato all'Emilia-Romagna nel 2023, e circa 3.200 tonnellate di prodotti donati, con l’obiettivo di favorire l’accesso al cibo a un numero crescente di persone, valorizzare l’inclusione e supportare lo sviluppo dei territori. Va in questa direzione la nuova donazione da un milione di euro che l’azienda ha devoluto nel 2023 alla Protezione Civile per finanziare opere di ricostruzione dei territori colpiti dall’alluvione in Emilia-Romagna.

GLI INVESTIMENTI – 1 MILIARDO IN CINQUE ANNI, LA METÀ IN ITALIA

In continuità con quanto definito negli anni scorsi, il nuovo piano prevede un miliardo di euro di investimenti nei prossimi cinque anni, di cui la metà in Italia, per il miglioramento dei processi di qualità e sicurezza dei prodotti, il rinnovamento degli asset industriali, l’adozione di nuove tecnologie di Industry 4.0, il potenziamento delle infrastrutture IT, l’aumento della capacità produttiva a livello globale, e l’innovazione dei prodotti e nei mercati. Gli investimenti saranno anche destinati a rinforzare il percorso di sostenibilità più che decennale dell’azienda, secondo due direttrici in linea con la Purpose del Gruppo “The Joy of Food for a Better Life”: il continuo impegno sulla sostenibilità delle filiere agricole e in particolare su quelle italiane del grano duro, basilico, pomodoro e grano tenero, con oltre 10.000 agricoltori in partnership che agiscono seguendo modelli di agricoltura sostenibile; dall’altra parte, gli sforzi per ridurre l’impatto ambientale e le emissioni di CO2, anche attraverso l’installazione di nuove fonti di energia rinnovabile, come pannelli fotovoltaici e impianti di cogenerazione, presso i comprensori produttivi in Italia.

I RISULTATI DEL 2022 – CRESCITA IN UN CONTESTO DI FORTE INFLAZIONE

I dati economici del 2022 hanno confermato la crescita: il fatturato 2022 di Gruppo è stato pari a 4.663 milioni di euro che, al netto dell’effetto iper-inflattivo della Turchia, si è attestato a 4.647 milioni di euro, con un incremento del +18% rispetto al 2021 (+16% senza l’effetto di cambio). 230 milioni di euro (il 4,9% del fatturato) sono stati destinati all’innovazione dei prodotti, al miglioramento dell’efficienza e all’aumento della capacità produttiva. L’EBITDA margin è in riduzione rispetto all’esercizio precedente ed è passato dal 13% al 10%.

Un impatto importante si è registrato a seguito dell’aumento dei prezzi dell’energia, delle materie prime e della logistica che hanno contribuito ad alimentare il tasso di inflazione, prezzi agricoli inclusi. Barilla, in un contesto così complesso, ha mantenuto strategie prudenti finalizzate al parziale recupero dell’inflazione dei costi sui prezzi di vendita con gradualità.

Il Gruppo Barilla

Barilla è un'azienda familiare, non quotata in Borsa, presieduta dai fratelli Guido, Luca e Paolo Barilla. Fu fondata dal bisnonno Pietro Barilla, che aprì un panificio a Parma nel 1877. Oggi Barilla è famosa in Italia e nel mondo per l'eccellenza dei suoi prodotti alimentari. Con i suoi brand - Barilla, Mulino Bianco, Pan di Stelle, Gran Cereale, Harrys, Pavesi, Wasa, Filiz, Yemina e Vesta, Misko, Voiello,

Academia Barilla, First, Catelli, Lancia, Splendor, Tolerant, Pasta Evangelists e Back to Nature - promuove una alimentazione gustosa, gioiosa e sana, ispirata alla dieta mediterranea e allo stile di vita italiano.

Quando Pietro ha aperto il suo negozio 146 anni fa, lo scopo principale era quello di fare del buon cibo. Oggi quel principio è diventato il modo di fare business di Barilla, con più di 8.700 persone che lavorano per l'azienda e una filiera che condivide i suoi valori e la passione per la qualità.

L’impegno del Gruppo è di offrire alle persone la gioia che il cibo buono e ben fatto può dare loro, fatto con ingredienti selezionati provenienti da filiere responsabili, contribuendo a un presente e un futuro migliore.

Dal 1987, un archivio storico raccoglie e custodisce la storia dei 146 anni di vita dell’azienda, che oggi, grazie al portale-museo www.archiviostoricobarilla.com è una risorsa accessibile a tutti e testimonia il viaggio di un’icona del Made in Italy e i cambiamenti della società italiana.

Per ulteriori info, visitare: www.barillagroup.com; Twitter: @barillagroup; LinkedIn: Barilla Group; Instagram: @barillapeople

Per maggiori informazioni:

Andrea Belli, Group Media Relations

andrea.belli@barilla.com, +39 366.6381155

Valentina Perissinotto, Group Sustainability

valentina.perissinotto@barilla.com, +39 338.5399703

FOCUS

5 STORIE DI SOSTENIBILITÀ FIRMATE BARILLA

RACCONTANO L’IMPEGNO E LA VISIONE DEL FUTURO DEL GRUPPO DI PARMA

DONAZIONI E VOLONTARIATO: L’IMPEGNO DI BARILLA PER LE COMUNITÀ E I TERRITORI IN CUI OPERA

Comunità al servizio di comunità, persone al servizio di persone: in tutti i territori nei quali il Gruppo opera, Barilla ha sempre cercato di rafforzare legami, creare lavoro e coltivare un dialogo aperto e costante.

Si inseriscono in questo percorso la promozione e la partecipazione a numerose attività volte a favorire l’inclusione sociale, il supporto e l’accesso al cibo alle comunità in situazioni di difficoltà o colpite da catastrofi naturali e l’impegno a contribuire allo sviluppo e al benessere dei territori.

A queste iniziative, inoltre, Barilla affianca il sostegno a enti benefici, autorità locali, aziende del territorio e associazioni non-profit, tramite sponsorizzazioni, donazioni economiche e di prodotto.

Le donazioni di Barilla nel corso del 2022 ammontano a oltre 2,2 milioni di euro e più di 3.200 tonnellate di prodotto. A queste si aggiunge 1 milione di euro che l’azienda ha donato nel 2023 alla Protezione Civile per finanziare opere di ricostruzione dei territori colpiti dall’alluvione in Emilia-Romagna.

Il Gruppo ha, inoltre, cercato di aiutare i più colpiti dall’emergenza con 591 ore di volontariato aziendale, cioè di impegno diretto delle persone Barilla, per dare un contributo di vicinanza ed empatia alle comunità in difficoltà.

“In un contesto generale di crescente difficoltà per numerose famiglie, a causa delle conseguenze della guerra in atto (crescita dell’inflazione e rischio recessione), è ancora più importante e significativa la collaborazione con aziende come Barilla che per Banco Alimentare è sempre stata un partner storicamente strategico per la quantità e varietà dei prodotti donati”, commenta Giovanni Bruno, Presidente Fondazione Banco Alimentare. “La sensibilità delle persone in Barilla è elemento qualificante la loro presenza e sui territori. D’altra parte, un partner ‘professionale’ e diffuso capillarmente sul territorio nazionale come Banco Alimentare, con le sue 7.600 strutture caritative convenzionate, garantisce a Barilla la massima incisività di intervento. Consolidare la partnership e continuare insieme uniti sarà fondamentale nei prossimi mesi, per riuscire a portare sostegno ai tanti in difficoltà.”

A CACCIA DI NUOVE IDEE IMPRENDITORIALI PER L’INNOVAZIONE E LA SOSTENIBILITÀ CON GOOD FOOD MAKERS

Innovazione, buon cibo e saper fare si uniscono in Good Food Makers, un progetto che supporta gli innovatori del food a catalizzare lo sviluppo di nuove soluzioni alimentari sostenibili e che conferma la vocazione del Gruppo Barilla nel guidare l’innovazione nel settore alimentare. Il progetto vive grazie alla collaborazione di Plug And Play, la più grande piattaforma di open innovation al mondo, con una rete di 60.000 startup, oltre 550 aziende leader a livello mondiale e centinaia di società di venture capital, università e agenzie governative.

Giunta alla sua quinta edizione, l'iniziativa mette a disposizione delle startup la visione imprenditoriale di Barilla, con un programma di lavoro assieme ai manager dell’azienda di Parma per sviluppare insieme le idee e un business plan per la loro realizzazione. Nelle 5 edizioni finora realizzate, Good Food Makers ha visto la partecipazione di oltre 600 startup e il coinvolgimento di 150 manager del Gruppo Barilla. Per sostenere questo percorso condiviso di crescita, per le 4 startup selezionate ogni anno per il programma è previsto un finanziamento di 10.000 euro e l’opportunità di costruire future collaborazioni con il Gruppo Barilla.

In questo modo, Barilla conferma la sua volontà di intercettare e anticipare, attraverso l’innovazione, le nuove esigenze del consumatore in un mondo che sta cambiando. Proprio grazie alla ricerca, Barilla sta differenziando sempre di più la sua offerta, anche con soluzioni come pasta e biscotti con farina di legumi, o la pasta stampata 3D. Anche per intercettare le nuove tendenze, Barilla ha deciso di aprire nel 2020 un “Digital Hub” a Londra, città bacino di talenti e mercato in cui il business digitale è già molto sviluppato. E, dal 2017, è attiva nell’ecosistema delle startup Foodtech con Blu 1877, il suo veicolo di Venture Capital recentemente integrato in Barilla con la creazione di Blu Future, un’area dedicata a progetti di innovazione e a supportare nuove idee imprenditoriali nel settore food, per aiutare le persone a vivere meglio in un pianeta migliore per le prossime generazioni.

Barilla E DAVINES, il “bello e buono” dell’agricoltura rigenerativa

La bellezza incontra il buon cibo nel segno dell’agricoltura responsabile, della tutela della biodiversità e della salute del suolo grazie a “Bello e Buono”, un progetto triennale nato dalla collaborazione tra Barilla e Davines Group, dedicato all’agricoltura rigenerativa, con l’obiettivo di sviluppare sistemi e pratiche agricole che favoriscano la “rigenerazione” dei suoli, sia dal punto di vista ambientale che sociale.

Le due aziende hanno dedicato al progetto un’area sperimentale di 10.000mq in cui è stata avviata la sperimentazione della coltivazione in rotazione di cereali e piante destinate al buon cibo (il grano tenero, il grano duro e il cece), e alla produzione di essenze utilizzate dall’industria cosmetica (come la melissa, la calendula e la lavanda). Alternandole anno dopo anno sullo stesso terreno, secondo uno schema preciso, le diverse coltivazioni si avvantaggiano l’una dell’altra e le pratiche agricole utilizzate migliorano qualità, struttura e fertilità del suolo, la gestione dell’acqua e la biodiversità.

Con questo progetto, Barilla e Davines metteranno a confronto tecniche di agricoltura sostenibile con quelle di agricoltura rigenerativa per valutare l’impatto della coltivazione di colture appartenenti a filiere diverse sull’economia di un’azienda agricola. Con l’obiettivo di diffondere le pratiche rigenerative alla coltivazione delle colture tipiche del nostro territorio.

LA TRIGENERAZIONE PER RIDURRE LA CARBON FOOTPRINT DELLA PASTA A MARCIANISE

In un mondo che va sempre più verso le energie rinnovabili, con l’ottica di diminuire i costi di gestione e, soprattutto, le emissioni inquinanti, il Gruppo Barilla continua a migliorare i processi tecnologici dei propri impianti contribuendo al benessere del Pianeta. Va in questa direzione l’accordo con Edison Next, società del Gruppo Edison, con cui l’Azienda di Parma ha stipulato un nuovo contratto della durata di 10 anni, per dare il via a un progetto che prevede il revamping (ammodernamento con tecnologia di ultima generazione) dell’impianto di trigenerazione dello stabilimento Barilla di Marcianise (CE), il primo Pastificio Barilla che ha questa tecnologia la quale alimenta oggi il 100% dei consumi termici, circa il 95% dei consumi elettrici e circa il 30% dei consumi di energia frigorifera. I nuovi interventi miglioreranno ulteriormente le performance energetiche dell’impianto, garantendo un ulteriore risparmio energetico del 20% dell’energia primaria.

“Siamo lieti di proseguire il viaggio avviato con Barilla oltre 15 anni fa – dichiara Marco Steardo, Direttore Industry di Edison Next. Barilla è stata una delle prime aziende a intuire che l’ottimizzazione dei consumi energetici e dei processi produttivi, oltre a rappresentare un tassello importante per la sostenibilità ambientale, si traduce in un vantaggio effettivo per il business. Ridurre i consumi e le emissioni significa, infatti, ridurre i costi per la spesa energetica ed aumentare la propria competitività sul mercato – continua Steardo. Il gas metano gioca il ruolo chiave di vettore energetico per accompagnare le imprese verso la transizione ecologica. Tecnologie come la trigenerazione sono importanti per continuare a supportare le aziende fino a quando non sarà completata la trasformazione dei loro processi produttivi e fino a che vettori energetici green come idrogeno e biometano non saranno pronti a sostituire il gas fossile”.

L’IMPEGNO SU D&I, GENDER PAY EQUALITY PER TUTTI I DIPENDENTI BARILLA NEL MONDO

Dal 2020, Barilla ha raggiunto la Gender Pay Equality per tutti i suoi dipendenti nel Mondo. A parità di qualifiche e mansioni, uomini e donne hanno la stessa retribuzione. È stata anche una delle prime aziende in Italia a porsi diversi obiettivi di inclusione, come la formalizzazione del lavoro flessibile in tutte le sue sedi, e la prima azienda italiana ad aderire agli standard di condotta ONU contro la discriminazione LGBTI+ sul lavoro.

Nel 2021 Barilla è stata inoltre la prima azienda italiana ad aggiudicarsi il “Catalyst Award” introducendo iniziative che hanno permesso la valorizzazione della leadership femminile sul posto di lavoro e aumentato l’inclusione di tutti i dipendenti Barilla nel Mondo. Ad oggi il 40% degli executive e dei manager Barilla sono donne.

 

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