Atlantia, Abertis compra le autostrade messicane

Atlantia, Abertis compra le autostrade messicane
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Venerdì 11 Ottobre 2019, 14:00 - Ultimo aggiornamento: 19:25
Abertis punta sul Messico. La controllata spagnola del gruppo Atlantia, la holding che fa capo alla famiglia Benetton e Gic, il fondo sovrano che gestisce le riserve in valuta estera di Singapore, hanno siglato un accordo con Goldman Sachs Infrastructure Partners per rilevare il 70% del capitale della Red de Carreteras de Occidente. La società messicana gestisce, tramite 5 concessionarie, 876 chilometri di rete autostradale, nell'area centro-occidentale del Paese. Abertis ne acquisirà il 50,1% per 1,5 miliardi. Gic avrà in portafoglio il 20%. Il fondo asiatico
è da tempo un partner consolidato di Atlantia (è nel capitale con una quota pari all'8,14%) e dei suoi azionisti di
riferimento, la famiglia Benetton.

La chiusura dell'operazione, spiega Atlantia, «è attesa per la prima metà del 2020 a valle di un'offerta pubblica sul restante 30% del capitale che è oggi in mano a fondi pensione messicani». Atlantia, tramite Abertis, «controllerà e
consoliderà integralmente la società messicana».

L'acquisizione, commenta il presidente di Atlantia Fabio Cerchiai, «espande ulteriormente la presenza del gruppo Atlantia nel mondo e in particolare nei paesi ad alto potenziale di crescita, rafforzando la strategia di focalizzazione di Abertis nei paesi del Centro e Sud America». E contribuisce così, aggiunge, «a rimarcare il ruolo di Atlantia quale leader globale nel campo delle infrastrutture».

Abertis, che indica di restare pronta a cogliere eventuali altre future opportunità di crescita, porta così il suo
portafoglio di concessioni autostradali a quasi 9.500 chilometri in Europa, Asia, America del Nord e del Sud (dove prima del Messico era già presente in Argentina, Cile, Brasile, Colombia e Porto Rico) e Asia.

Il numero uno di Abertis, Josè Aljaro, ha commentato: «Questo acquisto rappresenta una importante opportunità di crescita per il gruppo Abertis che entra così in un Paese che ha fortemente promosso il modello del partenariato pubblico-privato. L'accordo - prosegue il manager - è stato possibile grazie al sostegno dei nostri azionisti,
Atlantia, Acs e Hochtief».

 
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