Abertis, cambio al vertice dopo l'Opa Acs-Atlantia: Alemany lascia

La sede di Abertis a Barcellona
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Venerdì 18 Maggio 2018, 17:22
Cambio ai vertici di Abertis. È il primo effetto del successo dell’opa realizzata da Hochtief (Acs) in concerto con Atlantia, la società controllata dalla famiaglia Benetton. Escono i consiglieri in quota Criteria Caixa ed entrano quelli scelti dai nuovi azionisti. Marcelino Fernandez Verdes, informa una nota, è stato nominato nuovo presidente di Abertis al posto di Salvador Alemany Mas, uno dei fondatori, che lascia il gruppo dopo 20 anni. Confermato Josè Aljaro, entrato lo scorso febbraio, como amministratore delegato. Il nuovo cda è composto da 14 membri, di cui 10 nominati da Hochtief. La nuova composizione del board, scrive Abertis nel comunicato, si adatta alla nuova struttura azionaria del gruppo con l’ingresso di 10 consiglieri in rappresentanza di Hoctief che dopo l’opa detiene il 78,79% del capitale, e l’uscita di 5 consiglieri di Criteria Caixa, incluso Alemany. La nota sottolinea come «Alemany chiude un lungo periodo in cui il gruppo Abertis si è trasformato da una società spagnola con quasi nessuna presenza internazionale in un leader mondiale nel settore delle infrastrutture, gestendo più di 8.600 chilometri di strade a pedaggio in 15 paesi dell’Europa, America e Asia».
E ricorda che il presidente uscente ha iniziato la sua carriera nel settore delle strade a pedaggio nel 1998, quando è stato nominato ceo di Acesa; poi sotto la sua gestione, Acesa guidò la fusione con il concessionario Aurea e l’offerta pubblica su Iberpistas, che portò alla creazione di Abertis, società che ha debuttato nel mercato azionario spagnolo nel giugno 2003. Alemany fu protagonista nel 2006, quando ricopriva la carica di amministratore delegato, del tentativo di nozze, poi sfumato, tra Abertis e l’allora Autostrade durante il governo Prodi. Il consiglio di amministrazione di Abertis, conclude la nota, «ringrazia Alemany per la sua grande dedizione, i servizi resi e la diligenza nello svolgimento del sua ruolo, augurandogli ogni successo nella sua nuova fase professionale».
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