PMI/Andrea Ragaini, Banca Generali: «Transizione digitale e passaggio generazionale, così supportiamo le aziende»

Solo nell'ultimo biennio Banca Generali ha sostenuto 600 società

PMI/Andrea Ragaini, Banca Generali: «Transizione digitale e passaggio generazionale, così supportiamo le aziende»
di Maurizio Crema
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Mercoledì 6 Marzo 2024, 12:27 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 07:23

Impresa e famiglia sono storie spesso intrecciate in Italia.

Per questo Banca Generali sta tracciando una rotta di servizi per le Pmi, consolidando anche il patrimonio di coloro che in tanti casi le governano. «Sempre di più i clienti imprenditori ci chiedono di accompagnarli nei percorsi di valorizzazione non solo del risparmio personale, ma anche di quello di impresa che, in molti casi, rappresenta una voce fondamentale del patrimonio familiare – spiega Andrea Ragaini, vicedirettore generale di Banca Generali, 93 miliardi di euro di masse amministrate – Chi adotta buone regole cresce di più e meglio, anche negli utili». Banca Generali è pronta a offrire tutta una serie di servizi concreti ai “capitani” delle piccole e medie aziende. «Solo nell’ultimo biennio abbiamo supportato oltre 600 aziende, accompagnandole verso un percorso di valorizzazione del patrimonio d’impresa. Il nostro obiettivo ora è estendere i servizi rivolti alle Pmi e legati a nuovi bisogni come la transizione ecologica e digitale», spiega Ragaini.

IL TEAM

 Un lavoro reso possibile dai servizi messi in campo da un team specializzato che affianca gli imprenditori nei momenti di discontinuità aziendale, supportandoli sia nelle operazioni di finanza straordinaria sia nella gestione del debito. Questo approccio si fonda sulle migliori pratiche di settore e sulla partnership con chi ha grandi competenze, anche al di fuori del mondo bancario. A partire dalle collaborazioni con le università, da Milano-Bicocca, con cui è attivo l’Osservatorio O Fire (sulla finanza d’Impatto e sulle sue ricadute economiche), all’Osservatorio Private Banking con Liuc-Università Cattaneo fino a Sda Bocconi e il Corporate Governance Lab che ha analizzato 6.156 aziende italiane. Ai progetti con le realtà accademiche si aggiungono gli accordi come quello siglato con la società di consulenza finanziaria Blue Ocean Finance per il supporto alla crescita e allo sviluppo di startup e Pmi innovative. E poi c’è l’intesa con Ir Top Consulting che permette di offrire un nuovo servizio di advisory sui percorsi legati alla sostenibilità, un ambito sempre più chiave dato che 7mila aziende nei prossimi due anni dovranno compilare un bilancio di sostenibilità. «Questo per poter attingere a finanziamenti a tassi agevolati e inserirsi al meglio nelle filiere industriali più promettenti, i grandi gruppi sono molto attenti a tutti i temi Esg», sottolinea Ragaini. «Molto importante anche l’assistenza che diamo alle Pmi per attingere ai finanziamenti agevolati italiani ed europei.

Abbiamo sviluppato un progetto che parte da un’analisi profonda dei dati delle aziende ed è in grado di individuare quali di queste siano eleggibili per ottenere finanziamenti agevolati e in alcuni casi a fondo perduto. Il banker di riferimento poi va dal cliente e gli rappresenta questa opportunità». C’è l’altra partita cruciale per le Pmi: il passaggio generazionale. «Nei prossimi anni le aziende familiari dovranno affrontare il più ampio passaggio generazionale mai avvenuto – osserva Ragaini – Per rispondere a queste esigenze abbiamo creato il progetto BG4Future che ha come obiettivo quello di assicurare la continuità della relazione nel tempo e supportare l’imprenditore nella crescita sostenibile della sua azienda. E lo fa muovendosi su quattro direttrici: ascolto (per comprendere le esigenze individuali), protezione (partendo dalla storia per arrivare alle soluzioni in costante evoluzione), dialogo (usando il presente come ponte tra passato e futuro) e crescita (con la generazione di valore sostenibile per il futuro)».

IL PERCORSO

Le statistiche parlano chiaro: solo poco più di un’azienda familiare su 10 in Italia supera il terzo cambio di testimone. «Le aziende che hanno un azionista stabile e forte crescono meglio e di più. Per questo aiutiamo anche percorsi di aggregazione – sostiene il vice dg di Banca Generali – e assistiamo gli imprenditori nella fondamentale apertura ai manager e alla delega. La Germania ha più aziende familiari dell’Italia, ma solo nel 20% dei casi sono gestite da familiari azionisti, mentre in Italia è il 75%». Una svolta che passa anche dal consolidamento della struttura patrimoniale delle Pmi. «Proponiamo l’apertura del capitale ai fondi di private equity o ad attingere ad altri capitali di finanziamento in alternativa a quelli bancari – ricorda Ragaini – ma c’è anche la possibilità di emettere bond e di trovare eventuali partner industriali. Le carte da giocare per consolidarsi e svilupparsi sono molte, per questo stiamo potenziando questi servizi per le Pmi rafforzando il team interno a supporto dei nostri 2500 banker e le partnership esterne». E la Borsa? «Difficile, il mercato per le Pmi di Milano è ancora poco liquido – risponde Ragaini – e mancano ancora la confidenza e la convinzione degli imprenditori che l’accesso alla Borsa sia un passaggio virtuoso. Il legislatore potrebbe aiutare con nuovi incentivi e rilanciando i Pir».

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