Ma la Ue per ora resta fredda. Pressing Usa per un accordo

Ma la Ue per ora resta fredda. Pressing Usa per un accordo
di David Carretta
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Giovedì 9 Luglio 2015, 06:21 - Ultimo aggiornamento: 09:02
BRUXELLES - Il conto alla rovescia per scongiurare la Grexit è iniziato ieri mattina, quando la Grecia ha formalizzato la richiesta al fondo salva-Stati ESM di un programma di assistenza finanziaria per tre anni, impegnandosi a presentare «un'ampia serie di riforme e misure da attuare nei settori della sostenibilità di bilancio, della stabilità finanziaria e della crescita economica di lungo periodo».

Il governo Tsipras ha anche promesso di adottare «all'inizio della prossima settimana», prima di un eventuale accordo sugli aiuti, alcuni provvedimenti legati alla riforma fiscale e alle pensioni con il taglio di quelle baby. Il presidente dell'Eurogruppo, Dijsselbloem, ha incaricato la Commissione e la Bce di valutare l'esistenza di un «rischio alla stabilità finanziaria» e l'ammontare degli aiuti necessari. Anche il Fondo Monetario è stato coinvolto: le tre istituzioni della ex Troika condurranno l'analisi sulla sostenibilità del debito greco. Intanto prosegue e si rafforza il pressing Usa per un'intesa: il segretario al Tesoro Jack Lew ha detto che è meglio per l'Europa che Atene resti nell'Eurozona aggiungendo che il debito greco è insostenibile: «L'Europa deve ristrutturarlo».



IL GIORNO CHIAVE

Il momento decisivo per le sorti della Grecia nell'euro sarà la mezzanotte di oggi l'ora entro cui Tsipras deve presentare il pacchetto completo di riforme e misure di bilancio che Atene deve adottare in cambio degli aiuti. Venerdì i creditori valuteranno il piano e si potrebbe aprire una rapida trattativa. L'ultimatum è per domenica, quando i leader della Ue si ritroveranno per un altro vertice straordinario nel quale sarà accordo o Grexit. «Senza unità sulla Grecia, ci sveglieremo tra quattro giorni in un'Europa diversa», ha avvertito il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk.



Toccherà al fondo ESM stabilire l'ammontare del programma, anche se l'Fmi ha già detto che servirebbero almeno 50 miliardi, più uno sconto sul debito con il prolungamento delle scadenze e del periodo di grazia per i pagamenti. L'idea di un prestito ponte è stata abbandonata da Atene, dopo che ha incontrato l'opposizione degli altri governi. Tuttavia, anticipando l'adozione di alcune riforme alla prossima settimana, Tsipras spera di ottenere una prima tranche di aiuti entro il 20 luglio, quando deve rimborsare 3,5 miliardi alla Bce. Al momento, però, l'Eurogruppo rimane scettico. Il ministro delle Finanze lussemburghese, Pierre Gramegna, ha definito «vaghi» gli impegni su fisco e pensioni. «Non basta una lettera», ha spiegato il portavoce del tedesco Wolfang Schaeuble: «Serve una rappresentazione integrale delle riforme». Inoltre, c'è irritazione per la pretesa greca di discutere della ristrutturazione del debito. «Le discussioni sul nuovo programma sono un'occasione per esplorare possibili misure da prendere per rendere il debito sostenibile», si legge nella lettera di richiesta di aiuti al fondo ESM.

La Francia e la Commissione starebbero consigliando il governo di Atene sulle misure da inserire nella lista delle azioni prioritarie che il governo greco deve compiere in cambio dei primi aiuti. Il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, ha sottolineato che c'è stato «un cambiamento di tono e un approccio più costruttivo» da parte del governo greco. Ma ripresentare l'ultima offerta inviata da Tsipras a Bruxelles il 30 giugno - la proposta delle istituzioni con alcune modifiche per preservare lo sconto Iva per le isole, ridurre i tagli alla difesa e allungare i tempi della riforma delle pensioni - «non sarà sufficiente», spiega una fonte europea. I leader non hanno chiesto solo di rinnegare il referendum: esigono da Tsipras riforme molto più profonde di quelle che i greci hanno rigettato domenica. Se si vuole chiudere entro il 20 luglio, «tutto deve andare molto in fretta e non devono esserci obiezioni da parte dei greci a eventuali controproposte» da parte dei creditori, prosegue la fonte. L'Eurogruppo è pronto a riunirsi nel fine settimana. La Bce ha nel cassetto una proposta per permettere alle banche greche di riaprire: la liquidità straordinaria del programma ELA dovrà essere garantita dai governi degli altri Stati membri.