Il decreto del ministro della Pa Marianna Madia ha già tracciato una mappa con un piano di stabilizzazione che riguarda, tra scuola e polizie, oltre 50 mila lavoratori ma ora si punta a definire in maniera organica i meccanismi di reclutamento del personale. In particolare, l'obiettivo della riscrittura delle regole sui contratti a termine è impedire il cronico riprodursi di eserciti di precari dopo che le assunzioni straordinarie dovrebbero assorbire le situazioni del passato.
La normativa dovrà essere allineata a quella del privato, traducendo concretamente nella Pubblica Amministrazione le novità introdotte dal Jobs act nel privato.
Così la quota dei contratti a termine, in via generale, non potrà superare il 20% e dopo i 36 mesi saranno possibili rinnovi solo in determinate situazioni (avvio di nuove attività, cambiamenti tecnologici, prosecuzione di progetti e il rinnovo di un contributo finanziario). A stabire questa cornice è l'atto di indirizzo emanato del ministro Madia nella scorsa primavera. E nelle prossime ore Aran e sindacati dovranno disciplinare il tutto nel dettaglio, anche per quanto riguarda le pause tra un rapporto di lavoro e l'altro (che oggi nel privato vanno dai 10 ai 20 giorni).
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