“Il futuro non si aspetta”, il mondo delle start up con Camera di commercio e Cna

“Il futuro non si aspetta”, il mondo delle start up con Camera di commercio e Cna
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Venerdì 4 Dicembre 2015, 23:59 - Ultimo aggiornamento: 5 Dicembre, 18:34
Il presente già proiettato nel futuro grazie all'innovazione e all'intraprendenza di chi inventa nuova attività imprenditorali, in altre parole ecco il mondo delle start up
La Casa dell’Architettura ha ospitato, “Il futuro non si aspetta + La formazione del Cambiamento”, iniziativa che si inserisce in un progetto avviato l’anno scorso. Fortemente sostenuto dall’IRFI – Ente strumentale della Camera di Commercio di Roma e dalla Cna di Roma, la giornata dedicata alla formazione e all’innovazione ha concentrato l’anno scorso le migliori esperienze capitoline nell’ambito dell’innovazione come modello sociale e di business.

A distanza di un anno, il Futuro è ancora più vicino: di qui la necessità di accelerare e di passare dall’analisi, realizzata con la scorsa edizione, alla proposta concreta che caratterizzerà l’attuale. La proposta prende corpo all’interno di un percorso articolato in più azioni che IRFI ha intrapreso e sta portando avanti nell’ambito delle sue funzioni istituzionali di promotore di interventi a sostegno dello sviluppo del territorio attraverso l’affinamento delle capacità imprenditoriali e manageriali nonché lo sviluppo e la qualificazione delle competenze.

Per sostenere lo sviluppo economico di un territorio è necessario stimolare le condizioni per la diffusione dei processi di innovazione nel sistema produttivo locale innalzando i livelli complessivi di conoscenze e competenze e favorendo l’incontro tra sistema formativo e sistema produttivo. Facendosi attore di tale raccordo, la Camera di Commercio di Roma, attraverso la sua Azienda Speciale IRFI, si pone come obiettivo quello di fornire risposte concrete, in termini di competenze specifiche, ai settori economici che maggiormente contribuiscono allo sviluppo del territorio.

In tale ambito in particolare IRFI ha realizzato e sta realizzando una serie di iniziative che hanno come comune denominatore quello di facilitare l’incontro tra tradizione e le nuove frontiere della tecnologia, la contaminazione tra i vecchi mestieri e l’innovazione (v. scheda). Tra le attività promosse per la formazione professionale, è stata intrapresa una azione volta al riconoscimento della qualifica professionale del profilo di Artigiano Digitale presso la Regione Lazio – per farsi promotore e attore della formazione di una nuova figura professionale non esistente a livello regionale.

In un contesto in cui lo sviluppo digitale rappresenta il presupposto necessario per poter essere competitivi negli attuali mercati, quello che si intende realizzare è un progetto formativo volto alla qualificazione della figura professionale degli artigiani “digitali”, al rinnovo competitivo delle realtà artigianali esistenti, al sostegno dell’autoimprenditorialità e della nascita di start-up innovative. In particolare il progetto ha come obiettivo primario quello di reinterpretare la professionalità dell’artigiano, unendo il sapere manuale e le tecnologie di ultimissima generazione (stampanti 3D, strumenti laser, software…).

Altro obiettivo, non meno importante, è quello di diffondere, nelle realtà artigiane “tradizionali”, la consapevolezza che la propria attività può essere supportata (e non soppiantata) dalle nuove imprese digitali (pensiamo, per fare un esempio, alla prototipazione). Quello che si vuole proporre è, quindi, un modello nel quale accanto alla formazione che definiremmo di carattere tecnico, si vuole affiancare una percorso di gestione d’impresa e di sviluppo di competenze trasversali direttamente riconducibili all’attività dell’artigianato digitale.
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