Da oggi si scaricano le dichiarazioni

di Luca Cifoni
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Venerdì 15 Aprile 2016, 08:26
ROMA - Platea allargata, più dati già inseriti, nuove credenziali per accedere. La dichiarazione dei redditi precompilata si presenta al secondo anno decisamente più completa per i contribuenti che già da stamattina potranno scaricare il proprio 730 o modello Unico, e poi dal 2 maggio avranno la facoltà di inviarlo, dopo averlo eventualmente modificato.

L'ACCESSO
Il primo passo naturalmente è entrare nel sistema, ovvero nel sito predisposto dall'Agenzia. (https://infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it) Come lo scorso anno, lo si potrà fare con le credenziali dell'Agenzia delle Entrate (Fisconline) con il Pin dispositivo dell'Inps e con la Carta nazionale dei servizi. In più però sarà possibile usare le credenziali del sistema NoiPa (già in possesso di molti dipendenti pubblici che ad esempio vi consultano il cedolino dello stipendio) e lo Spid, il nuovo sistema pubblico di identità digitale. Coloro che preferiscono farsi assistere da un intermediario, Caf o professionista, possono farlo attraverso l'apposita delega. Una volta ottenuto l'accesso, si potrà per prima cosa scegliere tra il 730 e Unico: questa è un'altra novità, perché lo scorso anno la precompilata era riservata a lavoratori dipendenti e pensionati che optavano per il modello con il quale si può ottenere il rimborso dei crediti fiscali direttamente con la retribuzione o pensione (o in alcuni casi dalla stessa Agenzia sul conto corrente). Con gli utenti di Unico persone fisiche la platea si allarga a un totale di 30 milioni potenziali utenti; con Unico però non ci sarà la possibilità di affidare a terzi lo scarico dei dati ed inoltre non saranno offerti gli stessi benefici in relazione alla riduzione dei controlli. Una ulteriore novità è data dalla possibilità per due coniugi di presentare direttamente il 730 precompilato congiunto: lo scorso anno per farlo bisognava rivolgersi necessariamente ad un Caf o a un professionista abilitato. Ma ciò che probabilmente caratterizza la precompilata di quest'anno rispetto a quella del 2015 è la presenza di circa 700 milioni di nuovi dati, che lo scorso anno non erano presenti e quindi all'occorrenza i contribuenti hanno dovuto aggiungere. Le più importanti sono senza dubbio le spese sanitarie, che lo scorso anno sono state oggetto di integrazione in 11 milioni e mezzo di dichiarazioni. Mancano però quelle relative all'acquisto di farmaci da banco: in questo caso i contribuenti per far valere la spesa dovranno necessariamente integrare la dichiarazione.

LE RISTRUTTURAZIONI
Sono state poi aggiunte le spese universitarie, quelle funebri, i contributi per la previdenza complementare e le prime rate delle somme spese per lavori di ristrutturazione. A proposito di queste ultime, fino allo scorso anno il fisco si limitava a replicare le rate di detrazione già fruite, mentre da oggi si troveranno anche le spese fatte con bonifico con l'apposita causale, da inserire per la prima volta in dichiarazione. Confermate naturalmente le altre informazioni, da quelle reddituali ai dati forniti dalle banche come ad esempio gli interessi pagati sui mutui.