Parità di genere, "Donne per la salvezza": un documento con le proposte su donne, riforme e recovery

Parità di genere, donne per la salvezza: un documento su donne, riforme e recovery
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Martedì 12 Gennaio 2021, 18:36

«Un documento programmatico indirizzato al Governo per mettere al servizio del nostro Paese una serie di proposte concrete per far crescere l’occupazione femminile e quindi il Pil. Con le risorse europee del Recovery fund e il riordino della spesa nazionale si devono creare nuove infrastrutture sociali, attraverso misure di lungo periodo e riforme immediate per fronteggiare l'emergenza delle famiglie italiane». 

È quanto si legge nel manifesto della rete "Donne per la Salvezza - Half of it", a cui hanno aderito finora Le Contemporanee, Rete per la parità, D.i.Re - Donne in rete contro la violenza, Il Giusto Mezzo, Soroptimist International Italia, Fondazione Bellisario, Dateci voce, Fuori quota, GammaDonna, Community Donne 4.0, EWA, Differenza Donna, Se Non Ora Quando, Libere, Odiare ti costa, Tlon, Base Italia, M&M Idee per un Paese migliore, Fondazione CeRM, Movimenta, CGIL politiche di genere, UIL coordinamento pari opportunità.

Le proposte presentate

Tra le proposte presentate, «Metà della governance di NGEU sia composta da donne; servono una valutazione di genere ex ante e ex post di tutti gli investimenti; una copertura entro 5 anni del 60% dei bambini 0-3 anni nei nidi pubblici (stanziamento di 8 miliardi); sanità e assistenza di prossimità per anziani, disabili e non autosufficienti (almeno 4 miliardi di euro, oltre alla cifra già prevista per la sanità); investimento su consultori e centri antiviolenza; cashback sui servizi di cura e assistenza immediato e transitorio per le famiglie (1,2 miliardi annui)».

Il manifesto

Inoltre, il manifesto prevede «assunzioni nei servizi pubblici di donne e giovani; sostegno all'imprenditorialità femminile; affiancamento e formazione delle titolari delle nuove imprese femminili nei primi tre anni; riduzione consistente dei contributi previdenziali per lavoratrici autonome totali e parziali; diritto a maternità e malattia per tutte le categorie professionali autonome, ordinistiche e non; politiche di condivisione del lavoro di cura e della genitorialità, ponendo a carico dell’INPS l’anticipo dell'indennità obbligatoria di maternità e il 100% di indennità obbligatoria di maternità a carico della fiscalità generale; tempo pieno nelle scuole e insegnamento di educazione civica, educazione finanziaria, educazione contro gli stereotipi; riduzione delle tasse per le studentesse che scelgono lauree STEM e quote di genere (50%) nei test di ingresso universitari per le materie STEM; parità salariale e pari opportunità sul lavoro con sgravi contributivi e fiscali per chi rispetta questi principi; aggiornamento degli organismi di parità; gender procurement per tutti gli appalti relativi al Recovery fund, con punteggi che premino le imprese che mettono in pratica l’uguaglianza di genere per ridurre il gender gap».

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