La prima donna presidente della Repubblica nel romanzo di Benedetta Cosmi

La prima donna presidente della Repubblica nel romanzo di Benedetta Cosmi
di Maria Lombardi
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Martedì 9 Marzo 2021, 13:49 - Ultimo aggiornamento: 14:18

Roma, 2036. Sonia Benedetti Terra, 52 anni, del Partito liberale, viene eletta prima presidente della Repubblica. E se ne stupisce. Possibile che sia io la prima donna in Italia a meritare di diventare capo di Stato? C'è qualcosa che non va,  fosse stata una questione di merito, ovvio che sarebbe accaduto molto ma molto prima. Benedetta Cosmi, nel suo primo romanzo "Orgoglio e sentimento" (Armando editore) in concorso al Premio Strega, ci porta avanti e indietro nel tempo, dagli anni Ottanta al lockdown fino al 2036 con l'elezione della prima presidente. E suggerisce, attraverso la storia di un gruppo di amici che come quelli della loro età vivono sfidando disagi su disagi, alcune riflessioni. Che Paese è stato consegnato ai più giovani?  «Il problema è questo:  l’Italia non merita, a volte, i suoi giovani, e infatti li perde; non merita, a volte, le sue donne, e infatti ne paga in termini di Pil e di successo del Paese», spiega la giornalista eseprta di economia e scrittrice. «Ma a volte, donne e giovani, non sappiamo prenderci le cose che ci spettano. Dovremmo superare questa ritrosia».

La storia comincia con un incontro casuale in treno, sul Frecciarossa Milano-Roma. L'11 febbraio 2020, il coronavirus è ancora una notizia tra le altre. I voli non sono partiti per la tempesta Ciara. E così  Adriana, Sonia, Gianenrico, Olimpia  si ritrovano sullo stesso vagone. Tutti trentenni, cominciano a parlare di speranze e delusioni della loro generazione. Li ascolta Cesare, un giornalista in pensione, costretto da quell'incontro a misurarsi con la sua, di generazione, che cosa ha fatto o cosa non ha fatto per i propri figli, che mondo sta lasciando in eredità? «Quell'incontro in treno è davvero avvenuto, stavo cercando personaggi per il mio romanzo. E casualmente ho incontrato quelli che sarebbero diventati i protagonisti della mia storia».

Da quel viaggio, nel romanzo,  nasce un’amicizia che finisce in una chat WhatsApp “I disagiati”, così si sentono oggi i trentenni. Una generazione tenuta in sospeso, ancora di più dalla pandemia, fragile. Sonia, Giannenrico, Adriana, Olimpia inseguono il riscatto, tra sogni delusioni e speranze. E ci parlano di un Paese che non sa dare voce e futuro ai proprio giovani e li lascia andar via, che non riconosce alle donne ruoli di potere e le costringe a rinunciare. Bisogna aspettare il 2036, per vedere che qualcosa è cambiato. 

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