"La nuova galassia McLuhan", Gianpiero Gamaleri fa il punto su un grande classico

"La nuova galassia McLuhan", Gianpiero Gamaleri fa il punto su un grande classico
di Carmine Castoro
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Mercoledì 4 Dicembre 2013, 00:27 - Ultimo aggiornamento: 6 Dicembre, 20:18
Nuova edizione di un classico del catalogo Armando che consente di fare il punto sul pensiero di Marshall McLuhan e sul suo ampio lavoro, presentando ragionatamente tutte le posizioni emerse in Italia ed alcune principali di quelle maturate all’estero.







Oggi il testo del professor Gianpiero Gamaleri, ex cda della Rai, si conferma quanto mai attuale, tenuto conto dei profondi cambiamenti socio-culturali in atto, sulla spinta delle nuove tecnologie della comunicazione, come i social network. Ma resta il nocciolo duro di una ricerca sul pensiero del sociologo canadese McLuhan condensabile così: i media, grazie ai quali dialoghiamo e ci informiamo, come tutte le tecnologie, sono estensioni delle nostre normali funzioni somatiche e psichiche, vanno a surrogare le nostre debolezze biologiche, come la ruota rispetto alle capacità di movimento, gli utensili rispetto alle braccia, gli abiti rispetto alla pelle. Ma proprio per questo acquisiscono, nel tempo, una tale funzionalità, una tale pervasività e fruibilità da plasmare essi stessi gli apparati sensoriali, le modalità del pensiero e delle organizzazioni sociali.



In pratica, la forma non fa più da “prolungamento”, da corteccia antropologica, da mero sistema operativo, ma il “come” dell’azione comincia a regolare a monte i valori, le strutture, i contenuti, i messaggi, appunto. Ecco che, allora, secondo McLuhan, la storia, il progresso, l’evoluzione sono più figli delle tecniche usate per esprimersi e comunicare, per tessere relazioni e progettare sistemi istituzionali, che di saperi astratti e convincimenti che vanno oltre ogni logica.



Gianpiero Gamaleri ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, è vicepreside coordinatore della facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università Telematica Internazionale UniNettuno di Roma. Il suo libro, scientificamente inappuntabile, si colloca all’interno di una forte ripresa di discussione e problematizzazione di tutto quanto riguarda oggi la dimensione “mediatica”. Prova ne è la recentissima ripubblicazione dell’intervista che lo stesso McLuhan rilasciò nel ’69 al magazine patinato Playboy (Franco Angeli) in cui il massmediologo d’oltreoceano ribadiva tutti i cardini delle sue tesi, quelli che lo avrebbero trasformato in un pensatore-cult: la differenza fra media “caldi” e media “freddi”, il concetto di “villaggio globale”, il televisivo come “campo elettrico” e ritorno all’”acustico”, e il topos famosissimo in base al quale “il medium è il messaggio”. Potente a tal punto questa affermazione da spingerlo a dire che il messaggio ha la stessa importanza e la stessa responsabilità che avrebbe una decorazione intorno a una bomba atomica. In pratica, quasi nulla. Anche a questa provocazione profetica Gamaleri risponde nella video-intervista del Messaggero.



Gianpiero Gamaleri, “La nuova galassia McLuhan” (Armando, pagg. 224, euro 18)