Civitavecchia, il malore dopo la terapia anziana muore in piscina

I carabinieri e il carro funebre davanti alla piscina comunale di via Maratona
di Monica Martini
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Martedì 18 Febbraio 2020, 11:52
Tragedia ieri mattina alla piscina comunale di via Maratona. Una donna di 82 anni, Maria Rita La Rosa, è deceduta dopo essere stata colta da un improvviso e fatale malore mentre stava per uscire dalla vaschetta di solito utilizzata dai bambini più piccoli e per le terapie riabilitative. Tempestivi, ma purtroppo inutili i ripetuti tentativi di rianimarla messi in atto dell'assistente bagnante che si trovava a pochi metri di distanza dalla donna.
ESERCIZI ABITUALI
La disgrazia si consumata poco dopo le 9,30, mentre il marito si trovava all'ingresso della struttura, seduto in attesa, come era sua abitudine fare, che la moglie terminasse la sua terapia in acqua, ovvero una passeggiata nella vasca profonda non più di un metro, per poi far rientro insieme a casa. La camminata immersa solo in parte nell'acqua, per Maria Rita si era svolta senza alcun problema. Nulla fino a pochi istanti prima della sua morte aveva fatto presagire quanto poi accaduto. L'anziana che non aveva accusato alcun dolore, si è appena avvicinata al bordo della vasca, forse nell'intento di uscire dall'acqua, quando ha improvvisamente perso conoscenza. L'istruttore Fabio De Santis è immediatamente intervenuto, ha sollevato la donna e le ha cominciato a praticare il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca. Sono seguiti attimi drammatici, di silenzio, in cui tutti i presenti sono rimasti con il fiato sospeso, sperando che l'anziana si riprendesse. Sul posto è giunta l'ambulanza del 118, ma il medico di turno non ha potuto far altro che accertare il decesso della donna per arresto cardiaco. Un evento impossibile da prevedere, ma che per un tragica fatalità si è consumato all'interno dell'impianto natatorio frequentato, come ogni mattina, anche da molti altri anziani del gruppo sociale Auser, che seguono attività di fitness in acqua.
LA VICINANZA DELLA SOCIETÀ
Immensa la disperazione del marito e di tutto lo staff della Coser, la cooperativa che gestisce l'impianto comunale e della figlia accorsa anche per dare conforto all'anziano padre, ancora sotto choc e incredulo per l'accaduto. Immediato anche l'arrivo dei carabinieri di Civitavecchia, i quali hanno eseguito i primi rilievi e ascoltato il medico del 118 che ha confermato come la morte fosse sopravvenuta per cause naturali. La salma è stata pertanto messa subito a disposizione dei familiari che hanno deciso di allestire la camera ardente nella loro abitazione. L'impianto natatorio che ieri è rimasto chiuso in segno di rispetto per la famiglia della vittima, questa mattina riaprirà i battenti e tutte le attività si svolgeranno regolarmente. Profondamente dispiaciuto dell'accaduto anche il presidente della Coser Cesare Muzi, il quale ha detto di essere vicino al dolore dei parenti della signora Maria Rita che tempo era una assidua frequentatrice della piscina comunale. «So che il nostro assistente presente in vasca ha detto Muzi non si è arreso e ha fatto davvero di tutto per salvarle la vita. Tutto il nostro personale è preparato e ha conseguito i titoli di primo soccorso e rianimazione. Purtroppo, però, in questo frangente tutto ciò non è servito a evitare il triste epilogo».
 
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