Civitavecchia, i lavoratori: «Mandati allo sbaraglio nelle Rsa»

La protesta dei lavoratori delle Rsa ieri davanti alla Madonna del Rosario
di Stefano
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Sabato 6 Giugno 2020, 15:14
Non c'erano i dispositivi di sicurezza all'inizio del diffondersi del Coronavirus». La clamorosa rivelazione è dei lavoratori delle Rsa focolaio Bellosguardo e Madonna del Rosario iscritti ai sindacati di Cgil, Cisl e Uil, che ieri hanno inscenato un sit in di protesta di fronte alle due strutture sanitarie di assistenza per anziani cittadine. La protesta, in realtà, era nata dal mancato rinnovo del contratto, «fermo da 13 anni», hanno detto, oltre a una serie di altre problematiche relative alle condizioni di lavoro, carenza di personale e remunerazioni inadeguate a seconda dei livelli raggiunti. Situazione che non riguarda soltanto Madonna del Rosario e Bellosguardo, ma anche le altre residenze del territorio, tanto che la protesta era rivolta a tutte.
I DUE ISTITUTI SIMBOLO
«Abbiamo deciso di effettuare questi sit in di fronte a Bellosguardo e Madonna del Rosario hanno spiegato la referente della Cgil Emanuela Nucerino e quello della Cisl Alberto Ventola perché sono in qualche misura le due sedi simbolo dopo quanto accaduto durante il Covid 19». La protesta si è divisa infatti in due distinti momenti. La mattina, dalle 10 a mezzogiorno, i lavoratori, con tanto di bandiere, fischietti e megafono, hanno stazionato di fronte alla struttura di via Buonarroti; il pomeriggio, dalle 13,30 alle 15, è stata la volta di quella di Boccelle. «All'inizio hanno spiegato i sindacalisti non sono stati rispettati i dispositivi di sicurezza. Per esempio non c'erano le mascherine. Non solo, ma addirittura alcuni responsabili delle strutture hanno esplicitamente chiesto agli infermieri di non indossarle, perché altrimenti avrebbero spaventato gli anziani ospiti. E ancora, proprio per la carenza di personale, alcuni infermieri erano costretti a seguire anche due, tre reparti da soli, con tutti i rischi che ne sarebbero conseguiti. Solo dopo l'intervento della Asl sono state adottate tutte le misure di sicurezza».
CONFERMA DEI SOSPETTI
Dunque, gli stessi lavoratori delle Rsa hanno confermato in parte quanto sospettato dai componenti del comitato dei parenti dei degenti di Madonna del Rosario. Alcuni esponenti del comitato, infatti, ieri mattina erano presenti al sit in dei lavoratori per portare loro la solidarietà. Perché però rivelare tutto questo solo ora? «Per certi versi hanno detto - è stata una scelta dettata dal fatto che la situazione era diventata drammatica, soprattutto nelle Rsa, durante il lockdown. Per cui abbiamo preferito non aggiungere altri problemi a quelli che c'erano già a causa del Covid. In quel periodo la priorità era quella di lavorare per curare i malati. Oggi, che la situazione sembra essere decisamente migliorata, abbiamo deciso di parlare e di protestare per le pessime condizioni di lavoro». Durante il sit in mattutino è intervenuto anche il sindaco Ernesto Tedesco. «Abbiamo apprezzato la sua presenza e il suo intervento hanno commentato ancora i sindacati assicurandoci che, per quello che è di sua competenza e nelle sue possibilità, cercherà di farsi carico delle nostre problematiche nelle sedi istituzionali, impegnandosi a portare avanti le nostre istanze».
 
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