Civitavecchia: Amal e Simo, i volontari marocchini della Croce rossa più forti del Ramadan

Amal e Simo, i due volontari marocchini della Croce rossa di Civitavecchia
di Vincenzo Sori
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Venerdì 1 Maggio 2020, 15:53
Non solo contagi, il Coronavirus ha regalato a Civitavecchia una coppia di volontari d'eccezione. Amal e Simo sono due giovani marocchini residenti in città 25 anni lei, 27 lui - entrambi laureati in Business Administration a Marrakech ed entrambi con una passione innata per l'assistenza e la solidarietà. Poco importa se questi sono giorni di digiuno e preghiera (il Ramadan è iniziato il 23 aprile): ad Amal e Simo le forze non mancano e la loro è diventata ormai una presenza fissa presso il Centro operativo comunale di Fiumaretta.
«Io mi occupo più che altro di amministrazione, aiuto il presidente a sbrigare pratiche organizzative e mi dedico al confezionamento e alla sistemazione dei generi alimentari e dei pacchi spiega Amal, che parla perfettamente quattro lingue e sta facendo uno stage presso il Consolato a Roma del Regno del Marocco . Simo è più operativo, lavora sul campo. Per noi è un onore aiutare le persone che hanno bisogno. Il concetto di Zakat (che tradotto dall'arabo vuol dire purificazione, ndc) è l'idea che spiega meglio il nostro servizio nella Croce rossa di Civitavecchia».
Già abituati ai servizi di assistenza ai bisognosi sin dalla tenera età («Perché è parte integrante della nostra cultura e della nostra religione»), Amal e Simo si sono avvicinati all'associazione localmente diretta da Roberto Petteruti qualche mese prima che scoppiasse la pandemia da Covid-19. «Stavamo cercando lavoro ricorda Amal quando ci hanno informato di un corso di volontariato presso la Croce rossa. Al tempo Mohamed (il vero nome di Simo, ndc) faceva l'aiuto muratore, rientrava a casa alle 17, poi andavamo al corso, che iniziava verso le 18. Lì ci hanno formato, con dei corsi molto interessanti e importanti. Simo arrivò primo al corso sulla riabilitazione cardiorespiratoria». Dopo la formazione è arrivato il servizio operativo vero e proprio, che per Amal e Simo è coinciso con l'esplosione dell'emergenza da Covid-19. «Ci sono tante famiglie e persone in difficoltà e questa è la motivazione principale che ci spinge a essere, più che a fare i volontari. Il sociale ci piace molto, lo abbiamo capito perfettamente quando abbiamo iniziato a svolgerlo sul campo, quando abbiamo iniziato a lavorare al Coc con i generi alimentari e quando è aumentata la distribuzione degli aiuti in città».
Lei con la passione della lettura e per la pulizia (lo dice sorridendo ma con sincerità); lui per la musica spirituale marocchina Gnawa e il bricolage: Amal e Simo sono due ragazzi brillanti e il volontariato ha permesso loro di fare molte amicizie a Civitavecchia. Per l'inizio del Ramadan, la mamma di Amal ha deliziato i tanti volontari del Coc con dei gustosissimi piatti di cuscus, che sono stati divorati in men che non si dica. «Stiamo bene qui dicono insieme il volontariato è la nostra passione e troveremo il tempo per affiancare la Croce Rossa ai nostri lavori. Croix-Rouge è una grande famiglia e ne vogliamo far parte per sempre».
 
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