Civitavecchia, il Comune deve ricrivere il bilancio

Il palazzo comunale di Civitavecchia
di Pierluigi Cascianelli
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Giovedì 16 Aprile 2020, 10:18
Un bilancio di previsione tutto da riscrivere e il tentativo di dare qualche risposta a chi se la passerà peggio in tempi di emergenza Covid-19. L'amministrazione Tedesco, in piena pandemia, deve redigere il documento per l'esercizio finanziario legato al prossimo triennio, che sarà pesantemente caratterizzato dalle criticità relative al Coronavirus. Per Civitavecchia l'orizzonte economico non era tendente al sereno già prima dell'arrivo del virus, figurarsi adesso. La prima mossa è stata quella di aumentare al massimo l'aliquota Imu per le seconde case a canone concordato. Dal 7% al 10%, un'azione necessaria secondo gli amministratori, decisamente errata invece a parere della minoranza, con Pd e Movimento 5stelle in testa. Ieri sera la giunta ha fatto il punto della situazione e già oggi se ne potrebbe sapere di più.
Sul tavolo però ci sono due aspetti di grande rilevanza. Il primo è legato alla Sgr, l'operazione che nelle intenzioni di fine 2019 avrebbe dovuto far concretizzare un'entrata cospicua, pari a 3 milioni di euro per il 2020 (1,8 subito come acconto, il resto poi). L'ultima nuova, è il caso di dire tutt'altro che positiva, è la richiesta della società per la gestione del risparmio, che non ha versato ancora neanche un euro (la prima tranche doveva essere già nelle casse del Comune di Civitavecchia) ma che anzi ha chiesto addirittura una proroga al 31 maggio, per ottemperare alla convenzione stipulata con il Pincio. Il problema è che su questo accordo si basa buona parte del destino del Comune, con l'amministrazione Tedesco che, obtorto collo, ha detto sì al Welcome Center, «per evitare il default dell'ente». In tutto il Pincio, in cinque anni, dovrebbe introitare ben 12 milioni di euro da questa operazione. In questo vero e proprio ginepraio amministrativo diventa difficile, se non impossibile, impostare delle scelte politiche in tema di finanza pubblica, anche se il sindaco Ernesto Tedesco e l'assessore al bilancio Emanuela Di Paolo ci stanno comunque provando. È in cantiere infatti un'iniziativa, ancora al vaglio della maggioranza, di rivedere al ribasso la Tari, la tassa sui rifiuti, per ciò che riguarda le attività di Bed&Breakfast. Coloro i quali, secondo il centrodestra, pagano e pagheranno lo scotto più pesante per la crisi causata dal Coronavirus e dall'anno zero che si prospetta in relazione alle crociere e dunque all'afflusso di turisti in città. Un 2020 in bianco che però non risparmierà nessuno.
 
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