Beneduce, "vi racconto il mio Sanremo fatto
di fatica, divertimento e tante soddisfazioni"

Fiorello scherza con Maria Letizia Beneduce durante l'ultima serata del Festival di Sanremo
di Cristina Gazzellini
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Martedì 11 Febbraio 2020, 11:16
«Bentornata a casa da Sanremo, per me la vincitrice sei tu». Parole che fanno commuovere quelle che il figlio di Maria Letizia Beneduce ha scritto su un cartellone che la bionda violinista civitavecchiese ha trovato ad accoglierla domenica notte quando è rientrata. Un'accoglienza calorosa come quella che oggi le faranno i colleghi del Comune che per tutto il Festival non le hanno mai fatto mancare appoggio e vicinanza.
«Restavano svegli fino alle 2 di notte per mandarmi sms dove mi dicevano come stavo nelle inquadrature racconta Maria Letizia e questa vicinanza è stata preziosa, così come quella della mia famiglia, per fare ancora meglio e sopportare i ritmi frenetici». Prove che cominciavano poco dopo le 11 e che prevedevano solo piccole pause fino all'ora del trucco e parrucco, «piacevoli distrazioni e coccole sempre apprezzate da una donna», e poi la diretta fino alle 2 di notte.
I PERSONAGGI
«E' stata dura, sicuramente più dello scorso anno perché ci sono stati tanti ospiti e molti fuori programma che provavamo solo all'ultimo. Un bell'impegno per tutta l'orchestra che devo dire però ci è stato riconosciuto dalla gran parte degli artisti che ci hanno ringraziato personalmente e con sms alcuni dei quali come quelli di Piero Pelù, Tiziano Ferro e Tosca, veramente molti carini. Così come strepitosi sono stati Amadeus che per me è stato una grande scoperta e Fiorello che ha avuto un rapporto speciale con l'orchestra».
La Beneduce non lo dice apertamente, ma con lei in particolare Fiore è stato sempre molto carino: dalle battute durante le prove, fino al siparietto della finalissima, quando l'ha chiamata in causa in mondovisione per farla testimoniare sulle battute e le gag tra il conduttore e l'orchestra prima della diretta. «Non so perché abbia scelto proprio me racconta poteva portare il microfono a chiunque. Fiorello è un grande osservatore ed una persona molto arguta, magari ha capito che non mi sarei imbarazzata e non avrei fatto scena muta. Certo è che lavorare con lui e Amadeus è stato molto bello e sarei contenta di rifarlo. Anzi, per me questo è stato il quinto Festival e devo dire, contrariamente alle previsioni, il più bello. Pensavo che difficilmente qualcuno avrebbe superato la bravura nella conduzione di Claudio Baglioni con cui sono stata benissimo. E invece tutto è stato più intenso e scorrevole».
I GIUDIZI
Per tutta la durata del Festival non ha potuto esprimere giudizi sui cantanti in gara, ora può farlo. «La mia preferita era Tosca perché aveva un brano di grande qualità. Certo difficile anche negli arrangiamenti e mi rendo conto non avrebbe potuto vincere, ma il mio è un giudizio tecnico». Poi si lascia andare a considerazioni anche su alcuni personaggi come Biagio Antonacci. «Un cantante che non conoscevo e che mi ha profondamente colpita sia per la bravura che per le doti umane, una persona squisita. Così come sono stata colpita dalla bellezza di Ronaldo. Era seduto a pochissimi metri da me e l'ho potuto vedere bene. Non sono tifosa di calcio ma Ronaldo si fa notare».
La bionda violinista, che per il secondo anno è stata chiamata per il prestigioso ruolo di concertino o secondo violino, non vuole entrare nel merito della polemica innescata dal direttore d'orchestra Beppe Vessicchio sugli esigui compensi dei musicisti del Festival. «E' una situazione delicata, non si può chiedere a noi, ma ad altri». Una risposta diplomatica soprattutto in considerazione che quel posto da concertino potrebbe essere confermato anche per la prossima edizione. «Ho ricevuto apprezzamenti e sono convinta di aver lavorato bene... insomma diciamo che ho lasciato il mio profumo all'Ariston, poi quel che deve accadere accadrà».
Appena il tempo per una profonda dormita e oggi si ricomincia al Pincio in quell'ufficio tecnico che «vorrei non cambiare mai fino alla pensione».
 
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