Alessandro Angeloni
Fin qui tutto bene
di

La macchina e un mondo

La macchina e un mondo
di Alessandro Angeloni
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Sabato 11 Giugno 2016, 12:49 - Ultimo aggiornamento: 12:50
Siamo ai preparativi, domenica si parte per Lione. E cominciamo con la tarantella: «Tu come vai?», mi si chiede. «In macchina». Domanda inedita. Dicesi inedita se viene fatta per la ventesima volta. E' la ventesima, quindi è ancora inedita. Abbiamo cominciato a Coverciano, ormai una settimana fa. «Solo a Lille andiamo in treno, perché è lontano», s'era detto subito e ripetutamente. Quindi, solo a Lille in treno vuol dire che a Lione e Tolosa si va in macchina. Perché qui siamo in macchina, perché questa benedetta macchina l'hanno vista tutti i colleghi e quella sarà in nostra compagnia fino a quando non torneremo in Italia. Ma io capisco, spesso si parla per vincere le intermittenze dei momenti morti, quelli che si presentano inevitabilmente appena dopo pranzo e vanno avanti fin quando non riesci a parlare con il giornale per definire il lavoro da fare. Quindi si chiacchiera del più e del meno, quasi sempre di lavoro o di cose vicine al lavoro. Per lavoro si intende pure la Nazionale, la Roma, oggetti del nostro mestiere quotidiano. Ecco perché questA specie di diario diventa una finestra sul mondo. Sul mio mondo, che ogni tanto riscopro di possedere.   
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