Il complesso, che subì nella notte tra l’8 e il 9 marzo del 2009 un importante crollo, è pericolante e salvo qualche intervento di messa in sicurezza aspetta di essere restaurato e riqualificato. La convenzione con il Consiglio mazionale dell’Ordine degli architetti è stata appena approvata dalla giunta comunale e pubblicata sull’albo pretorio. «Con quest’atto – dichiara il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti – è partita la procedura che dovrà portare alla conclusione dei lavori per la realizzazione del Palazzo della Musica cittadino entro il 2022. Si parte con la collaborazione del Consiglio nazionale dell’Ordine degli architetti, a riprova di una scelta di trasparenza e di quella qualità che il contesto paesaggistico, archeologico e monumentale del centro storico richiede».
I lavori saranno finanziati con un grande stanziamento del Ministero dei Beni culturali da 13 milioni di euro concesso nel 2017 nell’ambito del piano strategico Grandi progetti beni culturali.
Metà circa di questi soldi sono stati destinati al vicino Santuario d’Ercole Vincitore, per il restauro e risistemazione di alcuni ambienti lungo la via Tecta, dell’Antiquarium, del criptoportico e la riqualificazione di altri spazi del Tempio. L’altra metà, invece, serviranno per la Cartiera del Comune e quindi per la realizzazione di un auditorium da circa 700 posti e di un parcheggio da 200-300 posti. Due interventi che gioveranno tanto alla vita culturale della città quanto ai residenti del centro storico che all’Ercole Vincitore. Il tempio romano, infatti, potrà avere uno spazio al coperto da affiancare all’anfiteatro all’aperto, oltre a poter contare anche su un’area di parcheggio vicina al sito per agevolare ancora di più le visite. Proprio la struttura al chiuso dell’auditorium, realizzata accanto a quello all’aperto dell’Ercole Vincitore, potrà permettere di programmare i grandi eventi senza il rischio di doverli annullare all’ultimo momento a causa delle condizioni atmosferiche mutate. «L’idea alla base del progetto dell’Auditorium elaborato da Invitalia, (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del ministero dell’Economia ndr) - aggiunge Proietti - non è solo quella di conservare e restaurare il monumento, ma quella di unire all’opera di conservazione una componente di supporto della valorizzazione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA