L’Osservatorio Immagino 2020 evidenzia che in Italia, nel 2019, si è assistito a una crescita del +4,3% delle vendite a valore dei prodotti alimentari riportanti la dicitura “integrale” e del +6,3% per i prodotti che risaltano in etichetta il contenuto di fibre. Con i risultati migliori messi a segno dalle merendine italiane. Secondo i dati di Unione Italiana Food, raccolti dalle principali aziende produttrici di merendine di marca, oggi più di 2 merendine su 10 (23%), presenti sul mercato, sono “rich–in” ovvero contenenti ingredienti come e farine integrali, cereali, semi o frutta secca e questo rapporto percentuale negli ultimi 10 anni è più che raddoppiato (+107%).
«È importante inserire questi prodotti nel proprio piano alimentare- fa sapere la dottoressa Valeria Del Balzo- perché permettono l’apporto di sostanze che svolgono funzioni rilevanti nell’organismo umano come quelle di i migliorare e accelerare la sazietà e mantenerla più a lungo o quello di contrastare l’invecchiamento cellulare».
Ogni anno sul mercato 8-10 merendine nuove grazie all'innovazione dei prodotti. Le merendine guidano la tendenza del “rich-in”, anche grazie alla forte impronta data dall’innovazione di prodotto dove il comparto dolciario investe in media, ogni anno, circa 20 milioni di euro, pari al 2% del proprio fatturato. Se da una parte poi vi è una elevata quantità di prodotti ad alto contenuto innovativo, dall’altra va evidenziato che, sugli scaffali dei supermercati italiani, si trovano anche merendine che hanno visto la luce 40 anni fa e che hanno saputo innovarsi mantenendo la propria iconicità.
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Etichette trasparenti e volontarie
Anche sul fronte della trasparenza, il settore dolciario si è dimostrato all’avanguardia.
L'impegno dell'industria per migliorare
Per i prossimi anni l’impegno dell’industria dolciaria italiana è di proseguire sulla strada degli importanti risultati ottenuti sul fronte del miglioramento nutrizionale delle merendine e della sostenibilità, per offrire prodotti sempre più rispettosi dell’ambiente, e di tutelare la salute e il benessere dei consumatori. Ricordiamo come negli ultimi 10 anni il settore dolciario italiano ha ridotto nelle merendine il quantitativo degli zuccheri (-30%), dei grassi saturi (-20%) e le calorie totali (-21%). Una risposta, quella delle aziende dolciarie, a un consumatore sempre più attento nel pretendere prodotti più equilibrati senza rinunciare a gusto e piacevolezza.