«Infatti si potevano risparmiare svariati mesi se il Ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, avesse per tempo preso in considerazione le osservazioni del responsabile del Dipartimento per le politiche di coesione, Ferdinando Ferrara e se, successivamente sempre il ministero del Sud non avesse dimenticato in un cassetto la lettera del Mef, riemersa solo dopo un sollecito del presidente Marsilio nel confronti del viceministro Antonio Misiani. Ricordo come la questo Governo Regionale, sin dal suo insediamento, ha svolto fino in fondo il suo compito portando avanti e correggendo una proposta della precedente amministrazione non condivisa dai sindaci, anche quelli della stessa parte politica, dalle aziende e dalle sigle sindacali e rispondendo prontamente ed accogliendo le osservazione solevate dal Mes già dal mese di luglio 2019. Ad ogni buon conto - continua Febbo - oggi c'è un traguardo fondamentale poiché la Zes, attraverso il suo Piano strategico, deve diventare per l'Abruzzo uno strumento fondamentale di rilancio dell’economia e in particolare del settore produttivo soprattutto in questo momento di gravissima difficoltà economica dove la domanda è in fortissima stagnazione. Nella circostanza, l’infrastruttura strategica è quella del porto di Ortona. Infatti con le opportunità offerte dalla Zona economica speciale potremmo lavorare ed offrire alle imprese strategie logistiche e di infrastrutture utili a conservare, ma anche attrarre, un comparto fondamentale per la nostra economia in termini di Pil e occupati. Da subito ci metteremo al lavoro per correggere la perimetrazione presentata e con l'aiuto di tutti i stakeholders ci confronteremo per definire e puntualizzare scelte e obiettivi fondamentali per l'economia dell'Abruzzo».
"Coronavirus, ripartito l'80-85 per cento dell'economia abruzzese
Coronavirus/Fase 3 in Abruzzo, Febbo: «Un successo, ora fondi all'economia»
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