Trattandosi di un anonimo, ovviamente, e di fatti non riscontrabili, è impossibile fare nomi in questa sede. Nomi di professionisti e rappresentanti istituzionali. Ma la notizia acquisisce rilevanza sociale per il fatto che il documento è stato lasciato sui tavolini dei bar e di altri locali, recapitato a numerosi pescaresi, fatto circolare in vari ambienti a mo’ di volantinaggio. E non è finita perchè il “ corvo”, annuncia una prossima puntata con un ulteriore, lungo elenco di nomi e situazioni.
L’anonimo dice di parlare per un preciso motivo personale dopo anni di indagini personali e racconta una presunta “connection” pescarese per fare affari con complicità incrociate. Alcuni elementi trovano riscontri in alcune indagini passate, altri no. Da quanto risulta le forze dell’ordine sono state discretamente informate del volantinaggio e stanno cercando di dare un nome al “ corvo” che fornisce alcuni elementi di identificazione. Ma potrebbero essere disseminati ad arte per portare fuori strada gli investigatori. Scritte al computer, con una prosa fluida e lessico preciso, le paginette non sono certamente attribuibili a un folle. Potrebbe certamente trattarsi solo di calunnie. C’è da capire il motivo.
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