Violenza sul nipote in cambio dell'abbonamento del bus: zio condannato a 7 anni

Violenza sul nipote in cambio dell'abbonamento del bus: zio condannato a 7 anni
di Alfredo d'Alessandro
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Mercoledì 3 Aprile 2024, 07:37 - Ultimo aggiornamento: 10:37

Secondo l’accusa ha costretto i nipoti minorenni a subire atti sessuali: ieri un uomo di 54 anni è stato condannato a 7 anni e tre mesi di reclusione, al pagamento delle spese processuali e a risarcire i danni alle parti civili in separato giudizio. Il collegio giudicante di Chieti ha applicato le pene accessorie di cui all’articolo 609 per la durata della pena principale e la misura di sicurezza nel minimo previsto, e ha dichiarato l’uomo interdetto in perpetuo da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado e da ogni ufficio o servizio in istituzioni o in altre strutture pubbliche o private frequentate prevalentemente da minori.
Il pubblico ministero, Marika Ponziani aveva chiesto tre anni e sei mesi. L’audizione dell’ultimo testimone e la discussione si sono svolte a porte chiuse. 

I fatti contestati risalgono ad agosto del 2011: una delle vittime, un bambino, aveva 4 anni, l’altra vittima ne aveva 9: entrambi erano costituiti parte civile, assistiti dall’avvocato Diego Bracciale. «Giustizia è fatta - dice il legale - e un plauso va al Tribunale di Chieti che ha saputo inquadrare con massima opportunità i fatti, condannando quindi l’imputato che è stato ritenuto colpevole di entrambi gli episodi.

I giudici, alla luce della straordinaria gravità dei fatti, in considerazione della presenza della recidiva specifica infraquinquennale, hanno deciso di non concedergli alcuna attenuante. Siamo soddisfatti e riteniamo adeguata la pena inflitta dal Tribunale. Ora attendiamo l’irrevocabilità della sentenza per poi agire in sede civile per il risarcimento dei danni, fermo restando che nessun risarcimento potrà ripagare l’incalcolabile danno subito dalla due vittime». 

La vicenda era venuta a galla in occasione del processo, concluso ad aprile dell’anno scorso, nel quale l’uomo, accusato di atti sessuali su un nipote di 15 anni, era stato condannato a due anni di reclusione. In questo caso i giudici hanno riqualificato l’iniziale accusa l’accusa di tentativo di induzione alla prostituzione in atti sessuali con un minore di età compresa tra i 14 e i 18 anni. La Procura aveva contestato al 54 enne di aver dato un passaggio in auto al nipote dicendogli che gli avrebbe pagato l’abbonamento dell’autobus per consentirgli di fare più esperienze sessuali con più persone omosessuali, per poi tornare da lui e fare anche esperienze sessuali e, se voleva, anche rapporti sessuali con lui.

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