Carezze proibite su una bambina di 11 anni che fa shopping: condannato

Il Tribunale dell'Aquila
di Marcello Ianni
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Martedì 30 Maggio 2023, 08:08

Quella mano che dalla spalla sarebbe poi scivolata fino a toccarle il seno, sconvolgendo per una 11enne aquilana ed una sua amica poco più grande, un pomeriggio di shopping.

Con il ricorso al rito abbreviato e la condanna a un anno e mezzo di reclusione si è chiuso nei giorni scorsi, il procedimento giudiziario che nell'ottobre del 2021, aveva portato i carabinieri della Stazione dell'Aquila, diretti dal luogotenente Benedetto Paolucci, ad arrestare un 28enne del Bangladesh, incensurato, residente in città, assistito dall'avvocato Francesco Valentini con la pesante accusa di violenza sessuale aggravata dalla circostanza di essere stata commessa su una minore sotto i 12 anni. L'arresto era avvenuto in esecuzione di un'ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale dell'Aquila, Baldovino de Sensi. La misura si riferiva a fatti avvenuti a inizio settembre, all'interno di un esercizio commerciale ubicato all'interno del centro commerciale "Il Globo".

Secondo quanto denunciato dalla minorenne (assistita dall'avvocato Manuela Paone), la stessa in compagnia della sua amichetta del cuore dopo aver effettuato degli acquisti presso l'attività commerciale del cittadino extracomunitario, erano rientrate per avere un cambio merce. Sarebbe stata in questa circostanza che la 11enne, sarebbe stata toccata su una spalla dall'arrestato con la scusa di convincerla a cambiare la merce acquistata con altro prodotto. Attimi che poi lo avrebbero portato a toccarle il seno, nonostante fosse stato messo a conoscenza delle stesse ragazzine di essere delle minorenni. Sconvolta la ragazzina e la sua amica erano scappate dal negozio per chiamare i genitori che non hanno perso tempo nel denunciare l'accaduto ai carabinieri della Stazione. L'attendibilità del racconto della minorenne era stata anche supportata dalle dichiarazioni rese dalla sua amica e dalle telecamere presenti all'interno del centro commerciale.
La risposta da parte dei militari era stata immediata: l'indagato era stato fermato dopo poche ore in centro storico e posto agli arresti domiciliari dal Gip del Tribunale, come richiesto dallo stesso Pm titolare del fascicolo, Marco Maria Cellini.

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