Tsa, ridotti i contributi dal Ministero
a rischio tanti progetti culturali

Il teatro dell'Aquila
di Antonio Di Muzio
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Martedì 16 Giugno 2015, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 12:30
L'AQUILA - Dopo l’ingresso ai Tric (Teatri di rilevante interesse culturale) per accedere ai fondi ministeriali, al omune dell’Aquila non è stato concesso il finanziamento per i Cantieri dell’Immaginario, l’iniziativa estiva andata in scena tre anni per animare il centro storico.



Il progetto, presentato dal Comune, di concerto con le istituzioni culturali e associazioni aderenti (Tsa-L’Uovo, Barattelli, Solisti aquilani, Isa, E.motion, Teatro Zeta e Arti e Spettacolo) è stato scartato e quindi sono andati in fumo circa 425 mila euro. Del resto la riorganizzazione del Fus (Fondo unico per lo spettacolo) per i festival multidisciplinari è molto ferrea e L’Aquila si è trovata di fronte a veri colossi. Ai sette teatri nazionali, secondo il provvedimento firmato dal direttore generale Salvatore Nastasi, sono andati oltre 14 milioni, mentre allo Stabile d’Abruzzo, che è stato inserito nel terzo sottoinsieme dei Tric, sono stati assegnati circa 644 mila euro per il 2015 su un totale di 14 milioni e 800 mila. Insomma una brutta sorpresa, anche se i fondi sono più o meno gli stessi dell’anno precedente, sommando quelli del Tsa e quelli dell’Uovo. Si puntava a qualcosa di più anche in vista del piano artistico triennale che ora dovrà per forza di cose essere rivisto.



UNA BRUTTA SORPRESA - «Ci aspettavamo sinceramente di più - spiega il presidente Ezio Rainaldi - come ci avevano promesso. Fermo restando che non ci hanno ridistribuito neppure i 400 mila euro dell’Atam non più attiva. Ringraziamo lo stesso il Ministero, ma ora la palla passa alla Regione. Ci deve essere la volontà politica per sostenere il Tsa che ha presentato progetti con il coinvolgimento delle altre realtà territoriali. Almeno il finanziamento dello scorso anno di circa 4-500 mila euro, tra Uovo e Tsa, deve essere mantenuto, altrimenti ci dicano cosa dobbiamo fare e se questo Stabile deve continuare a vivere». L’altra spina è il Teatro comunale ancora chiuso. «Questo è il problema di fondo - continua Rainaldi - una città come la nostra non può vivere senza teatro. È uno scandalo. I lavori sono ancora fermi e nessuno dice il perché». I Cantieri dell’Immaginario, molto probabilmente, saranno ridimensionati (ieri c’è stata una riunione in Comune), mentre quasi sicuramente il Tsa non potrà co-produrre, almeno per quest’anno, la Passione di Calenda per la Perdonanza 2015, lo spettacolo simbolo del Giubileo 2000, che debutterà al Festival di San Miniato il 16 luglio con la “targa” del Brancaccio di Roma. Lo spettacolo interpretato da Lina Sastri poi verrà proposto durante la Perdonanza probabilmente senza il logo del Tsa.
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