I vigili del fuoco dell'Alto Milanese in lutto per la scomparsa di una delle loro colonne portanti, il capo squadra teramano Roberto Di Saverio, in servizio al distaccamento di Busto Arsizio - Gallarate, venuto a mancare a soli 53 anni per malattia. A dare la notizia della morte prematura e inaspettata sono stati i colleghi del Comando provinciale di Varese, che si sono stretti al dolore della moglie e dei figli.
Nato a Teramo, 53 anni, Roberto Di Saverio aveva frequentato l'Istituto tecnico industriale Emilio Alessandrini di Teramo e un decennio dopo il diploma, il 29 dicembre del 1997, era entrato nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Ha sempre lavorato nella zona nord ovest di Milano, prima nel distaccamento del Sempione, al confine con la Svizzera, poi tra Busto Arsizio e Gallarate, a due passi dall'aeroporto internazionale della Malpensa. In Lombardia il biondo, questo il suo soprannome, si era sposato Mara Giacometti, del posto, dalla quale aveva avuto due figli, Luca e Viola.
Dal primo gennaio del 2019, conseguendo la qualifica di capo squadra, in azione indossava il classico elmetto rosso e guidava i colleghi più giovani. «Nella sua carriera si è sempre distinto per professionalità e abnegazione, partecipando a tutte le grandi emergenze che hanno colpito il nostro Paese negli ultimi anni - ricorda in una nota il comando di Varese, già scosso due anni fa dalla perdita di un collega e amico di Roberto - Per i vigili del fuoco e tutta la comunità la sua morte dè una perdita e fonte di enorme dolore, oltre ad essere inaspettata causata da un male che in pochissimo tempo non gli ha lasciato scampo».
La notizia si è subito diffusa nel Teramano, dove Roberto Di Saverio aveva mantenuto legami molto forti oltre a quelli di famiglia.