Marco Gramenzi, 68 anni, medico odontoiatra di Teramo, ha conquistato il nono titolo italiano della Velocità Montagna: un record nazionale per un pilota entrato di diritto nella storia della disciplina sportiva. Sull’ineluttabilità del destino l’uomo si accapiglia fin dalla notte dei tempi, ma una sera di circa trent’anni fa, quando il suo amico Roberto Di Giuseppe - già rinomato pilota - lo invitò a mettersi alla prova, nessuno avrebbe creduto a un percorso simile. Percorso che Gramenzi inizia in tarda età, a 39 anni, e che oggi è una storia da tramandare, per la passione sportiva, la lealtà, il riconoscimento del merito all’avversario: i fattori che determinano i valori dello sport. Di questi tempi potrà sembrare un pensiero ai limiti dell’ingenuo; invece, pensando allo sport, e non solo a quello, è bello credere che con la fiducia - e dunque la purezza - si possa davvero migliorare il mondo.
Nove titoli nazionali in vent’anni di carriera, tre negli ultimi quattro campionati alla guida dell’Alfa Romeo 4C, il bolide da pura emozione: motore Zytec V8 3.0cc, potenza di 525 cavalli e gomme Avon da 18. «L’automobilismo mi ha insegnato a rafforzare l’equilibrio, la riflessione, a confrontarmi con gli altri e con me stesso» dice Gramenzi, che sottolinea: «Mi ha trasportato la passione pura, la voglia di correre come un ragazzino: l’amicizia, il buon senso, la lealtà sono fattori imprescindibili per me, nella vita come nello sport». Scavando nella bibliografia storica Gramenzi testimonia l’ultimo esempio di una regione che ha stretto a doppio filo un connubio che lo lega all’automobilismo sportivo.