STORIE DI RICOSTRUZIONE
Le "cancelle" saranno smontate
ma stavolta niente spostamenti

STORIE DI RICOSTRUZIONE Le "cancelle" saranno smontate ma stavolta niente spostamenti
di Antonella Calcagni
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Domenica 3 Gennaio 2016, 11:48
L'AQUILA - Per la seconda volta nella storia tormentata del monumento, le Cancelle verranno di nuovo smontate e rimontate. Questa volta non per “traslocare” altrove, come accadde nei primi anni del Novecento, ma semplicemente per essere restaurate.
Le antiche botteghe del Cinquecento, dette appunto Le Cancelle, furono costruite in origine in piazza Duomo (o piazza del Mercato) ma poi, dopo svariati tentativi durati un secolo e molteplici passaggi di proprietà da un privato all’altro, furono smontate come un puzzle e ricomposte nella loro attuale sede, per consentire la realizzazione del palazzo delle Poste.

Dal 28 gennaio prossimo il monumento, simbolo del secolo d’oro aquilano, sarà oggetto di un approfondito restauro. Le Cancelle fanno parte di un ampio aggregato curato da un pool di progettisti (Federico Santoro, Roberto Arduini e Giuseppe Cimmino) che si occupa in particolare del restauro conservativo delle antiche botteghe, la cui proprietà è ora di una società abruzzese che le acquistò in occasione del piano di cartolarizzazione di Poste che fu fatto prima del sisma.

Ora, l’interno, che occupa 250 metri quadrati fra piano terra e primo piano, è una giungla di tubi innocenti il cui posizionamento ha impedito il collasso della struttura. «In origine le Cancelle erano divise in quattro spazi con due porte- spiega l’architetto Cimmino- : la più bassa era la bottega vera e propria con un bancone; la sopraelevata, invece, era l’ingresso dalla parte residenziale, che fa il verso, in un certo senso, alla cosiddetta “porta dei morti”».
«Attualmente il piano terra ha una destinazione commerciale- spiega l’architetto ricordando che prima del terremoto lo spazio era occupato dal bar del dopo lavoro delle Poste-. Il primo piano invece ha una destinazione residenziale».

L’IDEA - L’idea della nuova proprietà potrebbe essere quella di destinare una porzione delle Cancelle a studi di professionisti. I lavori nel complesso aggregato dureranno circa due anni, tutti gli immobili saranno portati avanti contemporaneamente. Ad essere vincolata è solo la parte esterna delle antiche botteghe, «che subiranno un meticoloso restauro- aggiunge l’architetto- previo consolidamento di tutta la struttura che non ha mai subito un adeguamento sismico».

L’edificio infatti è molto danneggiato, proprio le opere provvisionali hanno evitato i crolli. «Tutti gli elementi lapidei- ha aggiunto Cimmino- hanno subito dei distacchi, ma gli archi non hanno subito danni. Ora andremo a smontare di nuovo alcune parti della facciata, porteremo poi il tutto in laboratorio affinché vengano pulite e restaurate. Dopo potranno tornare al loro posto».

VIA CAVOUR - Sempre il 28 gennaio partirà il restauro di un altro posto dell’anima degli aquilani: il palazzo dove si trovava il bar Cavour, che si affaccia sulla omonima via, uno dei luoghi eletti della movida aquilana ante-sisma. Ad occuparsene sarà sempre l’architetto Cimmino.
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