Simona Viceconte, suicidio il giorno dell'onomastico della sorella. Lettera alle figlie: «Sono inadeguata»

Simona Viceconte, il suicidio nel giorno di Santa Maura . La lettera alle figlie: «Mi sento inadeguata».
di Tito Di Persio
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Domenica 16 Febbraio 2020, 09:00 - Ultimo aggiornamento: 14:49

«Vi chiedo scusa se non sarò al vostro fianco nei momenti più importanti della vostra vita. Vi chiedo scusa, ma non mi sento più adeguata nel ruolo di mamma». Sono pressappoco le parole che Simona Viceconte (sorella della campionessa Maura primatista italiana sui 10 mila, mamma di un bimbo e un mito dello sport azzurro: il suo record nel mezzofondo resiste dal 2000) ha lasciato su una lettera di scritto di proprio pugno alle figlie di 16 e 8 anni prima di emulare la sorella maggiore a poco più di un anno di distanza.

Simona ha scelto di togliersi la vita con un foulard stretto alla gola nella tromba delle scale della palazzina in cui abitava, a Colleatterrato Basso, non un giorno qualsiasi, ma il 13 febbraio, proprio nella ricorrenza di “Santa Maura”, onomastico della sorella.

Un gesto che letto con senno del poi sembra davvero premeditato e organizzato a tener saldo un legame, ad aggrapparsi ancora a quel cordone ombelicale, probabilmente mai del tutto spezzato con la sorella Maura che con le stesse modalità a 51 anni si è suicidata nel cortile di casa a Chiusa San Michele, nel Torinese il 10 febbraio del 2019, esattamente un anno fa. Eppure aveva promesso agli amici della Val Susa si presenziare con tutta la famiglia, al fianco del fratello Walter e il nipote a due momenti per ricordare la compianta sorella: la festa del cross al parco La Mandria e la messa di suffragio a Chiusa San Michele domenica 16. Ovviamente le manifestazioni sono state annullate.

«Non mi sento più adeguata a questa vita – scrive nella lettera – Vivo in un luogo dove non vorrei mai stare e faccio quello che non avrei mai voluto fare su questa terra. mi dispiace solo per il dolore che vi sto recando (Scrive il nome delle figlie Ndr.)». E firma con «amore la vostra mamma».

Oltre a questa lettera testamento dove sono state riportate solo le parti salienti, sembra che gli inquirenti abbiano trovato parecchi manoscritti all’interno di una cartella in cartone, in cui lei annotava emozioni, pensieri e momenti. Probabilmente anche in base a queste scritture la Procura ha aperto un fascicolo e inviato un avviso di garanzia al marito della donna con due ipotesi di reato. Il magistrato contesta il 572, i maltrattamenti, e l'articolo 42, comma 3. L'articolo è quello che riguarda la responsabilità per dolo o per colpa con il comma 3 che disciplina la cosiddetta responsabilità obiettiva od oggettiva.

Ovviamente si tratta ancora di ipotesi di reato, le indagini sono partite e nulla è stato ancora accertato. Notizia che ha creato sgomento e incredulità nella piccola comunità di Chiusa Di San Michele che conta poco più di 1600 anime e dove tutti conoscono tutti e anche in tutta la Val Susa dove la maglia è molto nota.

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