Pescara, Maratona D'Annunziana ai tempi del Covid: si impone Di Francesco

Il gruppo di testa dei maratoneti
di Paolo Sinibaldi
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Domenica 18 Ottobre 2020, 19:55 - Ultimo aggiornamento: 19:56

Non è una maratona come le altre né sarà ricordata come le altre. Perché questa è la Maratona di Pescara ai tempi del Covid, la ventesima edizione della corsa definita D'Annunziana (vittorie in campo maschile di Di Francesco maratona e Ricatti mezza maratona; in campo femminile Moroni maratona e Ferritti mezza maratona, che ha dovuto affrontare l'organizzazione più difficile di sempre. A capo, il patron Alberico Di Cecco con la asd Vini Fantini a supporto, e l'amministrazione comunale che ha voluto scommettere su una giornata sportiva importante in un momento così caotico a livello generale. Il protocollo Covid che gli eventi sportivi di questo tipo devono rispettare è stato naturalmente molto rigido, i podisti sembra lo abbiamo "digerito" piuttosto bene nonostante le oggettive difficoltà. Le partenze sia della maratona sia della mezza maratona sono state date a blocchi di cinquanta atleti, distanziati l'uno dall'altro, mascherine prima e dopo,  sempre eccetto nel momento della corsa vera e propria. Percorso modificato per evitare eccessivi assembramenti e tanto altro. Per tutte le altre valutazioni, si vedrà nei prossimi giorni. Non sono mancati i colpi di scena, perché due dei protagonisti attesi alla vigilia sono stati costretti al ritiro quando erano al comando. Nella mezza, il vincitore delle due passate edizioni Dario Santoro, si è fermato al 12esimo km; nella distanza più lunga, l'etiope-italiano Senibeta Adugna era largamente in vantaggio e incollato verso il successo, quando a pochi chilometri dall'arrivo ha accusato problemi muscolari (come Santoro del resto) e ha abbandonato. Anche lo scorso anno era accaduto più o meno li stesso epilogo per Adugna. Nella 21,097 km ha prevalso il forte atleta pugliese Domenico Ricatti in 1h08'07 e ha battagliato fino alla fine con Andrzej Rafal Nordwing, 1h08'39". Tra le donne, la molisana Iolanda Ferritti in 1h23'37" ha superato la montesilvanese Mara De Julis in 1h31'53".
La distanza più lunga come scritto è rimasta priva del leader annunciato Senibeta Adugna, quindi lo scettro è andato a un atleta di Pescara, Nino Di Francesco: 2h39'52" il suo crono. Poi il campano Antonino Tamarino (2h50'01"). In campo femminile, l'esperta e forte ultramaratoneta Federica Moroni ha realizzato probabilmente il risultato tecnicamente migliore della giornata, vincendo in 2h55'21". Poi, l'altra marchigiana Denise Tappatà in 2h59'14".
 

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