Pescara, giù il Ferro di cavallo: il fortino della droga sarà abbattuto a gennaio

Pescara, giù il Ferro di cavallo: il fortino della droga sarà abbattuto a gennaio
di Giuseppe D'Intino
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Martedì 29 Novembre 2022, 08:06

Ad inizio 2023 a Pescara la Befana porterà via non solo le feste, ma anche il Ferro di Cavallo (fortino della droga). Domani, infatti, inizierà la procedura di gara per appaltare i lavori di demolizione del famigerato complesso popolare di via Tavo e, per legge, occorre che trascorrano almeno 35 giorni prima che il bando possa essere aggiudicato. A gennaio, quindi, inizierà l'abbattimento del fabbricato, che dovrebbe terminare entro i primi giorni di maggio: la Regione, avvalendosi anche di contributi ministeriali, spenderà oltre un milione e 500 mila euro. Successivamente, con un nuovo bando saranno assegnati i lavori per la costruzione di due nuovi edifici dal valore di sei milioni e 326 mila euro. «La scelta di procedere con progettazioni e appalti separati spiega il presidente di Ater, Mario Lattanzio è stata finalizzata alla tutela della pubblica incolumità e alla messa in sicurezza dell'area urbana».

Nei mesi scorsi, intanto, il Ferro di Cavallo è stato sgomberato: 72 famiglie sono state trasferite in alloggi ristrutturati (il trasferimento di nove famiglie è ancora in corso), mentre per 12 l'assegnazione è decaduta. Sono stati sfrattati, inoltre, 18 alloggi occupati abusivamente e altrettanti invece erano vuoti. Operazioni seguite passo dopo passo dall'assessora comunale all'Edilizia, Isabella Del Trecco. «C'è stata una semplificazione normativa a dispetto delle leggi troppo garantiste e buoniste dichiara il presidente della giunta regionale Marco Marsilio una delle prime leggi che abbiamo fatto è stata quella per aggravare le sanzioni nei confronti delle persone che vivono in case popolari e commettono atti penalmente rilevanti.

Nella Roma di Gualtieri e Zingaretti, invece, il Pd procede con le sanatorie».

Negli anni, il Ferro di Cavallo è stato più volte scena di episodi di cronaca nera e blitz delle forze dell'ordine: dal commercio al dettaglio di droghe, perlopiù eroina e cocaina, all'omicidio di un uomo trovato in una pozza di sangue, il primo gennaio 2020, su un pianerottolo dello stabile. Il quartiere Rancitelli, però, è ora destinato a cambiare volto: al posto del Ferro di Cavallo vi saranno due palazzine e una piazza e il numero degli alloggi popolari passerà dagli attuali 120 a 56. «Non è detto che in periferia si debba costruire case residenziali pubbliche indecenti spiega il sindaco di Pescara Carlo Masci ma si possono costruire case belle in cui ci sia una condizione di vita migliore che in quelle finora costruite e, a questo scopo, sono importanti anche le due strade-pendolo inaugurate nei mesi scorsi. È la più grande operazione mai fatta a Pescara: fino a pochi mesi fa era impossibile». «È chiamata periferia, ma è l'area originale che ha fondato Pescara aggiunge il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri . Più portiamo il bello, più portiamo piazze e servizi e più allontaneremo quei pochi che si comportano male rispetto a una grande quantità di bravissime persone che hanno diritto di vivere con standard migliori».
 

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